Vaccinazioni anti-influenzali Lombardia: chi deve farla, da quando e come prenotare
Raccomandata principalmente ai soggetti fragili: tutto quello che vi serve sapere sulla campagna anti-influenzale in Lombardia
Anche se dal clima non sembra proprio, siamo oramai in autunno inoltrato e dunque come ogni anno parte la campagna di vaccinazione anti-influenzale in Lombardia. Le prenotazioni partono da lunedì 9 ottobre 2023.
Chi deve fare la vaccinazione anti-influenzale in Lombardia
Il Ministero della Salute a suo tempo ha emesso una circolare dal titolo “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2023-2024”, che individua le persone a maggior rischio di complicanze correlate all'influenza.
I gruppi cui somministrare il vaccino antinfluenzale in via prioritaria sono:
- Over 60
- Donne in gravidanza
- Persone a rischio per patologia
- Bambini dai 6 mesi ai 14 anni
- Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze
La vaccinazione è inoltre raccomandata ai soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (medici e personale sanitario di assistenza esposto al rischio di trasmettere l’influenza a soggetti ad alto rischio di complicanze influenzali, insegnanti, forze di polizia, comprese le forze di Polizia Municipale, vigili del fuoco), e a lavoratori che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per lo svolgimento del loro lavoro (personale scolastico degli asili nido, delle scuole di infanzia e dell’obbligo, fino alla Scuola secondaria di 2° grado).
Vaccinazione anti-influenzale Lombardia: quando e come prenotare
Il vaccino antinfluenzale può essere prenotato in Regione Lombardia a partire da lunedì 9 ottobre 2023 attraverso la piattaforma vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it.
I soggetti appartenenti alle categorie a rischio possono rivolgersi anche al proprio medico di medicina generale o al pediatra per verificare se aderisce alla campagna vaccinale.
- Gli over 60 possono prioritariamente rivolgersi al proprio medico di medicina generale, mentre i soggetti a rischio per patologia possono chiedere la somministrazione del vaccino, oltre che al proprio medico, anche ai centri specialistici di riferimento.
- Le donne in stato di gravidanza possono prioritariamente rivolgersi alla Asst che segue la gravidanza (consultori, ambulatorio).
- I genitori dei bambini dai 6 mesi ai 14 anni possono prioritariamente rivolgersi al proprio pediatra. Secondo le indicazioni ministeriali, è prevista la somministrazione di due dosi di vaccino a distanza di 28 giorni per i bambini fino a nove anni vaccinati per la prima volta contro l'influenza, mentre è sufficiente una sola dose per i bambini già vaccinati negli anni precedenti o con più di dieci anni. Anche quest’anno, per i bambini dai 2 ai 14 anni il vaccino offerto prevalentemente sarà un vaccino spray, sicuro e semplice da somministrare.
- Gli operatori sanitari di strutture ospedaliere pubbliche e private possono vaccinarsi presso le strutture in cui operano.
Vaccino anti-influenzale e Covid: cosa fare
I vaccini iniettivi antinfluenzali possono essere co-somministrati nella stessa seduta, o a qualunque distanza temporale, con tutti gli altri vaccini (Covid-19, pneumococco, Zoster, DTP - difterite, tetano, pertosse - per le gravide).
Fa eccezione il vaccino vivo attenuato pediatrico (spray nasale), somministrabile ai bambini dai 2 ai 14 anni, per il quale in caso di altra vaccinazione con vaccino vivo attenuato (ad esempio il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia e varicella) si raccomanda di co-somministrare nella stessa seduta oppure attendere almeno 28 giorni tra le due vaccinazioni.