Non perdiamo tempo: siano i pediatri a chiamare le famiglie dei bambini non vaccinati
E se l'invito partisse direttamente dai medici?
Vaccinazioni anti Covid ai bambini: e se l'invito partisse dai pediatri? Se agenda alla mano, alzassero la cornetta del telefono e chiamassero i genitori dei loro assistiti per proporre la vaccinazione anti Covid?
Fotografia Covid, tra quarta ondata e ripresa
La fotografia è ormai definita: seppur di fronte a una sostanziale riapertura e ripresa di tutte le attività, l'Italia si prepara a vivere il secondo Natale in tempi di Covid proprio mentre il Paese sta fronteggiando la quarta ondata della pandemia.
Lo sta facendo mentre è ormai partita a pieno regime la campagna vaccinazioni della "terza dose" e mentre stanno per partire (giovedì 16 dicembre) le somministrazioni per la fascia d'età tra i 5 e 11 anni.
Dai social agli esperti: come risolvere i dubbi
Una fascia d'età per la quale il parere favorevole dell'Aifa è arrivato recentemente seguito poco dopo dal via libera del Governo, del Ministero della Salute e della struttura commissariale per l'emergenza Covid.
Una fascia d'età "delicata" dove il già acceso dibattito tra favorevoli e contrari al vaccino ha una cassa di risonanza ancora più amplificata.
Dubbi e preoccupazioni che hanno portato il ministro della Salute, Roberto Speranza (che ha anche annunciato che farà vaccinare i propri figli) a prendere una posizione ferma e decisa, in soldoni sintetizzata con queste parole:
"Sulle vaccinazioni ai bambini, i genitori si fidino della scienza e degli esperti, non guardino i social: si consultino soprattutto col loro pediatra".
Un ragionamento logico e funzionale: perché un conto è fidarsi di Burioni, Pregliasco (o dei politici) e via dicendo... personaggi autorevoli, ma "lontani" dal quotidiano, e un conto è fidarsi del medico che conosci personalmente e col quale hai a che fare concretamente tutte le volte che ne hai bisogno per tuo figlio.
Tra dubbi e preoccupazioni: e se scendessero in campo i pediatri?
In quello che potrebbe essere un "mondo perfetto", un passaggio ulteriore vedrebbe l'impegno doppiamente in prima persona da parte dei pediatri di libera scelta.
Non solo nel rispondere a dubbi e domande se sollecitati dai genitori, ma con una vera e propria opera di "moral suasion" nei confronti di mamme e papà.
Un po' come era accaduto con i più anziani per le vaccinazioni anti Covid (anche se l'iniziativa avrebbe potuto avere un'efficacia ancor più significativa e un'adesione maggiore) da parte dei medici di base nei confronti dei loro pazienti.
Ecco allora che, soprattutto, nelle realtà più piccole, dove il senso di comunità è ancora molto sentito, i pediatri potrebbero prendere agende e telefono e contattare tutti i genitori dei loro "baby assistiti".
Pediatri, il confronto con persone di fiducia
Un sogno, utopia? Difficile dare una risposta, ma di sicuro sarebbe una "leva" importante da parte di persone che godono di fiducia e credibilità da parte delle famiglie. Una leva importante che da una parte frenerebbe probabilmente i dibattiti sulle piazze virtuali dei social e dall'altra darebbe un'accelerata alle vaccinazioni in un "universo" quello di scuole primarie e asili dove il virus circola ancora, e molto.
L'importanza di informare
Del resto, un'azione diretta di questo non sarebbe che un "passo ulteriore" di quanto i pediatri già fanno aderendo a campagne di informazione e sensibilizzazione.
Come ad esempio in Regione Lombardia dove giovedì pomeriggio nel format #Stopaidubbi gli esperti risponderanno in diretta alle domande dei genitori.