TERREMOTO GIUDIZIARIO E CIVILE

Usa shock, abolita la sentenza sul diritto di aborto

Il presidente Joe Biden chiede l'intervento del Parlamento. Tredici Stati già pronti a negare l'aborto in trenta giorni, ma c'è chi dice ancora sì.

Usa shock, abolita la sentenza sul diritto di aborto
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Usa sotto shock, abolita la sentenza sul diritto di aborto. La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sta già provocando un vespaio di polemiche e proteste, anche di piazza.

Usa shock, abolita la sentenza sul diritto di aborto

Il terremoto giudiziario e civile che sicuramente avrà forti ripercussioni nella politica americana, ma di fatto ha già aperto un dibattito acceso in tutto il mondo, è arrivato nelle scorse ore.

La Corte suprema statunitense ha abolito la storica sentenza Roe v. Wade con cui nel 1973 la stessa Corte aveva legalizzato l'aborto negli Usa.

Nella sentenza si legge eloquentemente:

"La Costituzione non conferisce il diritto all'aborto".

Diritto di aborto, decisione non all'unanimità della Corte

E in realtà, il dibattito e il confronto è stato piuttosto acceso all'interno della stessa Corte Suprema.

Basti pensare infatti che la decisione è stata presa da una Corte che si è divisa nel voto finale: 6 voti a favore e 3 contrari.

E questa la dice lunga su come il tema sia delicato e come sicuramente la decisione avrà degli strascichi.

Aborto, cosa succederà ora?

Cosa succederà dunque ora negli Stati Uniti? In buona sostanza dopo la decisione della Corte Suprema, i singoli Stati saranno liberi di applicare le loro leggi in materia.

Un esempio rende bene l'idea su quello che sarà ora l'approccio sul tema: per Texas e Missouri già rendono l'aborto illegale, mentre le autorità dello Stato di New York hanno subito posto in queste ore delle rassicurazioni:

"Qui l'aborto resterà possibile".

Gli Stati americani "divisi"

In realtà, la fotografia delle posizioni degli Stati americani è frammentata.

Il divieto di aborto è atteso entrare in vigore in 13 stati americani nei prossimi 30 giorni. Si tratta di stati repubblicani che hanno approvato leggi stringenti sul tema legandole appunto alla decisione attesa da mesi della Corte Suprema.

I 13 stati potranno vietare l'aborto in 30 giorni eccetto nei casi in cui la vita della madre è in pericolo.

Oltre allo Stato di New York, altri tre Stati liberal della costa pacifica - California, Oregon e Washington - hanno annunciato un impegno comune a difendere i diritti d'aborto.

L'intervento dell'Onu e del presidente Biden

Su quanto deciso dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è intervenuto anche l'Onu con un giudizio decisamente negativo:

"Abolire il diritto ad abortire è "un colpo terribile ai diritti umani delle donne".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente Usa Joe Biden:

"E' un giorno triste per la Corte suprema e il Paese. La Corte suprema Usa ha portato via un diritto costituzionale. Ribaltare la sentenza è un tragico errore, frutto di una ideologia estrema, dominante nella Corte suprema Usa".

Biden ha lanciato un appello a Capitol Hill, al Parlamento Usa, per ripristinare la sentenza sul diritto all'aborto come legge federale.

No all'aborto, in piazza proteste e...festeggiamenti

Fuori dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è scoppiata la protesta, pochi minuti dopo la sentenza anti aborto. I manifestanti aumentano con il passare delle ore, ma la situazione è al momento sotto controllo anche se monitorata.

Sempre in piazza infatti si registrano anche i festeggiamenti degli anti-abortisti.

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