Al via il cosiddetto “semestre aperto”, una riforma che modifica radicalmente le modalità di accesso ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria, introducendo un sistema nuovo dopo 25 anni di test d’ingresso unico. A renderlo noto è stata la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, tramite i propri canali social.
“L’obiettivo è chiaro: formare più medici, e medici meglio preparati, rispondendo a un bisogno reale e sempre più urgente del nostro Paese. Per questo sono stati messi a disposizione altri 3.000 posti, superando così le 24.000 immatricolazioni” ha spiegato Bernini.
Come funziona il semestre aperto
Il semestre aperto permette agli studenti di iscriversi liberamente al primo semestre dei corsi a numero programmato, eliminando il tradizionale test d’ingresso che fino a oggi decideva l’accesso in poche ore. Al termine del semestre, gli studenti sostengono un esame nazionale uniforme per tutti. La prosecuzione del corso e l’accesso al secondo semestre avvengono tramite graduatoria basata sui voti ottenuti, con i punteggi più alti che garantiscono l’ammissione.
Chi non supera la selezione può comunque iscriversi a corsi di laurea affini e ottenere il riconoscimento dei crediti acquisiti durante il semestre. Secondo la ministra, questo sistema mira a valutare il merito in un contesto più ampio, all’interno dell’Università, piuttosto che in un singolo test.
“Troppi giovani, con aspirazioni autentiche e talento, hanno visto i loro sogni infrangersi davanti a domande da quiz, più simili a un gioco televisivo che a una prova di vocazione e preparazione. Abbiamo detto basta a quella logica: questa è una sfida di sistema, che si vince solo insieme, investendo sulle persone e sulle istituzioni” ha aggiunto Bernini.
Investimenti e risorse per le università
La ministra ha anche sottolineato l’aumento dei fondi per il sistema universitario. Per il 2025, il Fondo di Finanziamento Ordinario è stato incrementato di 336 milioni di euro rispetto al 2024, raggiungendo un totale di 9,4 miliardi.
“Non si tratta solo di un aumento di stanziamento, ma di un investimento strategico che rafforza tutto il sistema accademico, sostenendo la didattica, la ricerca e la capacità di accogliere più studenti. Il semestre aperto e l’aumento dei finanziamenti camminano insieme: da un lato più opportunità e più medici per il futuro, dall’altro più strumenti per accompagnare e valorizzare i nostri studenti” ha spiegato Bernini.
Il nuovo sistema punta quindi a conciliare la formazione di qualità con la necessità di aumentare il numero di medici e professionisti sanitari, rispondendo a una domanda crescente in Italia.