Report osservatorio indifesa 2021

Un adolescente su due è vittima di bullismo e sette su dieci hanno paura del web

I ragazzini chiedono a gran voce supporto psicologico e temono fenomeni come cyberbullismo, revenge porn e stalking.

Un adolescente su due è vittima di bullismo e sette su dieci hanno paura del web
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Uno spaccato inquietante, che obbliga non soltanto ad una riflessione, ma anche a un'azione. Stando ai dati raccolti dall'Osservatorio Indifesa 2021 in collaborazione con Terre des Hommes e OneDay - e con l'aiuto di ScuolaZoo e delle sue community - su oltre 1700 ragazzi e ragazze dai 14 ai 26 anni in tutta Italia, un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo. Sette ragazzi su 10 non si sentono al sicuro quando sono sul web e per il 68% la minaccia più temuta è il cyberbullismo, seguito dal revenge porn (60%), il furto di identità (40,6%), lo stalking (35%). L'88% dei ragazzi dichiara di sentirsi solo o molto solo e chiede supporto psicologico e più attenzione alla salute mentale.

Un adolescente su due vittima dei bulli: paura del web

Bullismo e Cyberbullismo continuano a essere minacce reali che minano la sensibilità degli adolescenti. Un adolescente su 2 ha subito atti di bullismo e, insieme al cyberbullismo, i due fenomeni sono tra i principali rischi percepiti dagli adolescenti. I commenti raccolti denunciano anche il profondo dolore provato da ragazzi e ragazze per discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, offese razziste, bodyshaming, atti di denigrazione, violenza e incitazione al suicidio.

Le giovani generazioni sono consapevoli dei pericoli del web: ben 7 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro quando navigano in rete. Al di fuori degli schermi virtuali, invece, il 50% degli adolescenti dice di aver paura di subire violenza psicologica e bullismo (44%).

Esasperati dalla pandemia

Emerge chiaramente anche il fortissimo disagio psicologico causato, o esasperato, dai due anni di pandemia. Il 37,5% degli intervistati teme l’isolamento sociale e il 35% ha paura di soffrire di depressione, il 22% di solitudine. Fra le cause della solitudine il 31% dice di non sentirsi ascoltato in famiglia e il 30% non si sente amato, mentre il 29,2% non frequenta luoghi di aggregazione.

Un grido di allarme degli adolescenti, preoccupati per la loro salute mentale, che chiedono a gran voce che il loro disagio venga considerato seriamente da parte degli adulti (insegnanti e genitori in primis):

“Gli adulti dovrebbero stare attenti ai sentimenti nascosti de* ragazz* e nel caso notassero qualcosa di strano (tipo solitudine che è una delle ripercussioni del bullismo), dovrebbero dare importanza a questo sentimento e non rispondere che “la facciamo più grande del dovuto” o che “è normale perché è così che si forma il carattere”, dice Giada, 13 anni.

La Gen Z vuole che se ne parli, poter fare corsi di educazione all’emotività e partecipare a più iniziative di sensibilizzazione. Ragazzi e ragazze riconoscono l’importanza di iniziare fin da subito a insegnare a bambini e bambine una cultura di rispetto e accoglienza verso l’altro e tra le proposte avanzate compare anche quella di coinvolgere i principali social network richiedendo loro di rafforzare i meccanismi di segnalazione di contenuti inappropriati.

I principali luoghi dove ragazzi e ragazze subiscono bullismo sono la scuola, l’ambiente sportivo e gli spazi pubblici (le vicinanze della scuola, parchi, piazze cittadine, in strada). Solo una minima parte dei ragazzi e delle ragazze vittime di bullismo è stato aiutato: su 11.394 risposte, solo 2.995 hanno ricevuto una forma di aiuto, che principalmente proviene dai genitori, da amici, insegnanti, psicologi della scuola e allenatori sportivi.

Bonus psicologo

“Nel 2021 raccogliamo dall’Osservatorio indifesa una fotografia drammatica in cui bullismo e violenza sono esperienze quotidiane nella vita dei ragazzi e delle ragazze in Italia; i due anni di pandemia hanno portato ad un forte aumento dei disturbi piscologici e psichiatrici tra i più giovani. Un disagio che gli adulti non possono più fare finta di non vedere. Il bonus psicologo poteva essere una risposta temporanea a tale emergenza; tuttavia, l’assistenza piscologica per gli adolescenti dovrebbe essere una misura strutturale che assicuri una maggior attenzione per la salute mentale di ragazzi e ragazze", così Paolo Ferrara, Direttore Generale Terre des Hommes Italia.

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