SVOLTA ATTESA

Ufficiale, Draghi conferma: "No alla proroga dello stato d'emergenza dopo il 31 marzo"

Non solo Covid: "La principale preoccupazione ora è l'aumento del prezzo dell'energia: incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas".

Ufficiale, Draghi conferma: "No alla proroga dello stato d'emergenza dopo il 31 marzo"
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A dicembre il Governo sembrava intenzionato a far cessare lo stato di emergenza a fine anno. Poi la variante Omicron ha scombinato i piani e, vista la risalita dei contagi, l'Esecutivo di Mario Draghi aveva deciso per un prolungamento di altri tre mesi.

"Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d'emergenza oltre il 31 marzo".

Lo ha detto oggi, mercoledì 23 febbraio 2022, il presidente del Consiglio Mario Draghi. Il premier ha anticipato inoltre che l'Italia non sarà più divisa per colori e che non saranno obbligatorie le mascherine all'aperto così come le Ffp2 in classe. Nessuna quarantena infine per i contatti dei positivi.

Il discorso di Draghi a Firenze

Il premier, invitato a Firenze al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha poi toccato diversi punti sensibili, legati all'emergenza in via di risoluzione.

"Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese".

"Metteremo gradualmente fine all'obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all'aperto - tra cui fiere, sport, feste e spettacoli - Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto".

"La crescita di lungo periodo del Paese dipende dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Pnrr è un'opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere. Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio".

"La principale preoccupazione è l'aumento del prezzo dell'energia. Il governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie - soprattutto le più povere - e per trovare soluzioni strutturali affinché questo problema non si riproponga in futuro. La settimana scorsa abbiamo stanziato quasi 6 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 10 che abbiamo già impiegato a partire dallo scorso anno. Incrementiamo la produzione nazionale di energia rinnovabile e di gas, che potrà essere venduto a prezzi più contenuti di quello importato".

"Più volte in passato ho ribadito l'importanza di una gestione condivisa, equilibrata e umana delle migrazioni. Condivisa perché, senza un'assunzione di responsabilità collettiva, l'azione europea non potrà mai essere giusta ed efficace. Equilibrata, perché non basta contrastare i flussi illegali, ma serve curare con attenzione l'accoglienza. E umana, perché non possiamo essere indifferenti rispetto alle sofferenze dei migranti".

Cosa è lo stato di emergenza e come si può prorogare

Lo stato di emergenza viene deliberato dal Consiglio dei ministri su proposta del presidente del Consiglio d'intesa con i governatori e i presidenti delle Province autonome. E' uno strumento che viene utilizzato in caso di eventi eccezionali, come appunto la pandemia da Covid 19. Con lo stato di emergenza si dà la possibilità al Governo di saltare alcuni passaggi burocratici per agire d'urgenza, anche autorizzando interventi speciali con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, rispettando i principi generali dell'ordinamento giuridico.

A regolare lo stato di emergenza  è il comma 3 dell'articolo 24 del Codice di Protezione Civile nel quale si afferma che "la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale non può superare i 12 mesi, ed è prorogabile per non più di ulteriori 12 mesi". In Italia fu dichiarato il 31 gennaio 2020, ma solo  per sei mesi, e fu prorogato a luglio 2020 per dodici mesi.  In sostanza, quindi, sarebbe scaduto già il 31 luglio 2021 con un decreto legge apposito.

Dunque, per un'ulteriore proroga, sarà necessario agire alla stessa maniera.

Cosa cambia dopo il 31 marzo 2022

Allo stato d'emergenza sono legate le norme che gli italiani hanno imparato a conoscere negli ultimi mesi: dalle mascherine al distanziamento sociale, dal Green pass alle zone colorate. Se decadesse lo stato di emergenza lo stesso accadrebbe per tutti questi provvedimenti. Ma il Governo avrebbe anche la possibilità di prolungarli singolarmente ad uno ad uno con decreti appositi.

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