Tutti indignati per la fatina spiaccicata nello spot dei Buondì Motta (ma non è la prima volta)
Dopo l'asteroide arriva la famiglia stermina fatine. Gli spettatori insorgono, mentre Bauli tiene la linea del sarcasmo (che in tv non funziona come su Internet)
Italiani in rivolta contro la pubblicità Buondì Motta, dove una fatina (volutamente petulante) viene spiaccicata come un moscerino, senza troppi complimenti. Alle polemiche la Bauli reagisce con ulteriore sarcasmo, atteggiamento che ha stizzito ancor più gli utenti. In realtà, anche se può sembrare tutto estremamente frivolo - sia chi si scandalizza, che le risposte dell'azienda - questo caso dimostra per l'ennesima volta quanto faccia la differenza il medium.
La fatina spiaccicata dei Buondì Motta sul web avrebbe fatto ridere (forse)
Negli ultimi anni, complici i social, è stato un fiorire di aziende che hanno impostato le proprie campagne di comunicazione su canoni volutamente sarcastici, dissacranti, in netta controtendenza con l'atteggiamento rassicurante degli spot televisivi.
Ha fatto scuola, in tal senso, l'ormai nota azienda di pompe funebri Taffo che, con massicce dosi di black humor, si è costruita un nome in tutta Italia. Tendenzialmente - nonostante anche sul web sono piovute critiche da alcuni internauti - il gioco ha funzionato. E gli emulatori non sono mancati. Ma stiamo parlando del web. Che ha un genere di pubblico - e delle aspettative - totalmente differenti rispetto alla televisione dove, determinati codici ironici, non sono sdoganati e lasciano spiazzati. A ciò si aggiunge inoltre il fatto che davanti alla televisione siedono anche fasce di pubblico "più delicate", come bambini e anziani.
Succede che da un paio d'anni le pubblicità dei Buondì Motta ricalcano le modalità del web - diciamo pure che non si sono inventati nulla di nuovo, piuttosto hanno preso in prestito un mood simile a certi meme che spopolano sui social - e, come era facilmente immaginabile, non hanno incontrato il medesimo favore di pubblico che raccoglie, per esempio, ogni giorno "Le migliori frasi di Osho" (prodotto nato e coltivato sul web felicemente politicamente scorretto).
Forse questa gag in internet avrebbe funzionato, anche se va detto che è abbastanza prevedibile. Di certo la tv parla un altro linguaggio e vi sono differenti aspettative; motivo per il quale in molti hanno espresso - più o meno sensate - critiche verso l'azienda, accusata di "violenza gratuita". Che poi, dato che le fatine non esistono andrebbe tutto riposizionato...
Il precedente dell'asteroide
Prima della fatina spiaccicata aveva fatto discutere un'altra pubblicità, sempre delle celebri briochine: quella in cui un'asteroide si abbatteva su una madre che faceva chiaramente il verso a un genere di rappresentazione della donna/mamma/angelo del focolare, stucchevole e stereotipata.
Oggi, come allora, è pioggia di critiche e indignati. Alcuni, spingendosi forse troppo in là, hanno accusato Bauli di essere violenta e anche sessista (soltanto perché la fatina - che ricordiamo nella vita reale non esiste - è di sesso femminile).
La pagina social Æstetica Sovietica, che si occupa di analisi sociale, stereotipi di genere e rappresentazione delle minoranze ha espresso nette riserve:
"Direte voi: ma è una fatina! Nemmeno esistono le fatine, davvero stiamo discutendo della violenza su un essere fantastico con le ali ricoperte di polvere magica? La risposta è sì, se la fatina ha le sembianze di una persona, in particolare di una donna. Sì se ci infastidisce il suo tono di voce, e non possiamo prescindere nemmeno dal fatto che si tratti di una voce femminile, in un mondo che fa costantemente tone policing alle donne; sì, se schiacciarla è la seconda cosa che fai quando la contraddici e continua a parlare. (…) A validare la violenza di genere esiste un immaginario assai ricco che abbiamo quotidianamente, un poco alle volta, assorbito."
C'è chi parla di messaggi diseducativi e chi propone di boicottare le brioches.
La replica di Bauli
A questi commenti i social media manager della ditta hanno deciso di rispondere in maniera ironica, scrivendo frasi del tipo “DISCLAIMER: Nessuna fatina è stata realmente danneggiata per la realizzazione di questi spot” e “Noi lo troviamo… FATAstico”.
Altri, invece, difendono l'ironia dello spot, accusando i delatori di essere inutilmente pesanti o di voler vedere del marcio dove ci sarebbe soltanto leggerezza.
Al di là delle sensibilità personali, rimane un dato oggettivo: Buondì Motta ha portato la tipica ironia diffusa sul web in tv. Senza grandi sforzi creativi né di riadattamento ha traslato un linguaggio che su un medium ottiene ottimi feedback ad un altro più reazionario, che - come era prevedibile - fatica più a entrare in quello spirito. E forse, in parte, sperava in questo genere di reazioni, per la filosofia del "basta che se ne parli".