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Turista ha uno shock anafilattico in farmacia: salvato da un infermiere lì per caso

"Capendo che non c’era tempo da perdere, mi sono preso le mie responsabilità: sono andato in macchina, ho preso la mia attrezzatura e ho incannulato una vena per somministrargli un cortisonico"

Turista ha uno shock anafilattico in farmacia: salvato da un infermiere lì per caso
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Eroe per caso, ma anche per competenze. Il 24 aprile 2024, a Montecatini (PT), Francesco Paoli, infermieri di professione, si trovava in farmacia per commissioni personali. La sua presenza si è rivelata provvidenziale: l'uomo ha salvato un turista che aveva uno shock anafilattico in corso.

LA FARMACIA TEATRO DELL'INTERVENTO:

Infermiere in farmacia salva un turista

"Quando sono arrivato il farmacista mi ha chiesto di dare un’occhiata a un signore che sembrava non star bene – racconta Paoli - si trattava di un turista russo cosa che, nonostante la presenza di un interprete, ha reso la comunicazione non semplice. Siamo riusciti a capire che aveva assunto un farmaco antinfiammatorio che con ogni evidenza gli aveva provocato una reazione allergica. Ho quindi detto immediatamente al farmacista di chiamare il 118".

Nel corso di pochi minuti però la situazione è precipitata e il professionista ha preso una decisione di grande coraggio:

"Gli si erano gonfiate la lingua, l’ugola, le mani e ha iniziato a fare fatica prima a parlare e poi anche a respirare – spiega Paoli, che svolge l’attività d’infermiere libero professionista da quasi 40 anni, occupandosi di lesioni cutanee -. A quel punto, capendo che non c’era tempo da perdere, mi sono preso le mie responsabilità: sono andato in macchina, ho preso la mia attrezzatura e ho incannulato una vena per somministrargli un cortisonico disponibile in farmacia. Avendo somministrato un farmaco in autonomia, senza prescrizione medica, ho avvisato subito l’Ordine. Quando sono arrivati i soccorsi il signore era in ripresa ed è stato affidato alle cure del personale 118".

Prontezza e orgoglio per la professione

"Mi congratulo con Francesco per la sua prontezza – commenta David Nucci, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia –. Il collega si è assunto la responsabilità di somministrare il farmaco in piena consapevolezza, trovandosi in una situazione tutelata dall’articolo 54 del Codice Penale (stato di necessità), dimostrando ancora una volta quanto le capacità degli infermieri siano centrali e come un infermiere possa intervenire e fornire in autonomia tutta l’assistenza erogabile in ambiente extra ospedaliero, dando un contributo fondamentale in una situazione d’emergenza come quella che si è presentata oggi. Capacità che, ancora una volta, hanno permesso di salvare una vita".

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