Troppi bulli, l'oratorio chiude: "Non siamo in grado di garantire la sicurezza dei bambini"
Succede a Urgnano, provincia di Bergamo: "Atti di bullismo si sono verificati anche fuori dall'oratorio e hanno coinvolto anziani. Le famiglie purtroppo sono del tutto assenti"
Una situazione talmente fuori controllo che non consentirebbe alla parrocchia di garantire condizioni di sicurezza i più piccoli. E così l'oratorio di Urgnano, in provincia di Bergamo, chiude:
"Ci sentiamo soli a combattere la maleducazione e una aggressività non giustificata e totalmente gratuita".
Il dato più inquietante, però, è che non è la prima volta che una parrocchia arriva ad una scelta così estrema, come confermano i numerosi precedenti.
Bulli fuori controllo: l'oratorio chiude
La decisione di sbarrare le porte è arrivata dopo alcuni inaccettabili episodi che hanno visto protagonisti dei ragazzini.
Come riporta Prima Treviglio, la misura è colma. Il vicario don Davide Milani e lo staff dell'oratorio hanno deciso di prendere la drastica decisione di chiudere l'oratorio. Da quest'estate infatti un gruppo di ragazzi, tutti minorenni, sta creando non pochi problemi.
Nell'ultimo periodo in particolare si è reso necessario anche l'intervento dei carabinieri. E così sul cancello dell'oratorio, da domenica 29 settembre 2024, campeggia un cartello che avverte della chiusura e sulla pagina Facebook ufficiale della struttura è stato diffuso un comunicato, che parla chiaro.
"Da sempre l’oratorio è luogo di crescita, di incontro, di gioco e di preghiera - si legge - Visti gli episodi successi nelle ultime settimane, non siamo in grado di garantire la sicurezza di bambini e ragazzi. Ci sentiamo soli a combattere la maleducazione e una aggressività non giustificata e totalmente gratuita. Per garantire una maggior sicurezza, soprattutto dei più piccoli, le attività degli allenamenti continueranno a porte chiuse. L’apertura degli spazi di gioco libero, da questa settimana fino a prossima decisione, resteranno chiusi, nella speranza che, con l’aiuto di tutti, il rispetto torni padrone in questi spazi".
Anche anziani bullizzati
Atti di bullismo si sono verificati anche fuori dall'oratorio e hanno coinvolto anziani.
"Le famiglie purtroppo sono del tutto assenti e questi ragazzi si sentono intoccabili", ha mormorato qualche cittadino indignato.
Il precedente
Era già accaduto in un altro comune della Bergamasca, a Martinengo. La scorsa primavera la stessa dolorosa decisione era stata presa anche don Omar Moriggi, vicario di Martinengo, che aveva apposto alla porta dell'oratorio un cartello simile a quello urgnanese.
Anche lui aveva denunciato una serie di gesti intollerabili da parte di un gruppetto di ragazzini e l'oratorio era rimasto chiuso per cinque giorni. Successivamente era stato indetto un incontro con autorità comunali, Forze dell'ordine e un'associazione islamica, quindi la struttura era stata riaperta ma la vicenda era stata seguita da una rovente polemica con alcune famiglie straniere.
Negli anni scorsi a trovarsi nella stessa situazione, pur senza arrivare alla chiusura, era stato anche l'oratorio di Caravaggio.
Troppe bestemmie: il don chiude
Nel Lodigiano, nel piccolo comune di Maleo, nel 2023, don Enzo Raimondi ha deciso di lanciare un messaggio molto determinato a chi si comportava in maniera scorretta nei locali della parrocchia o nei campi da calcio... con un linguaggio blasfemo.
Bestemmie, ma anche parolacce, sporcizia lasciata ovunque e atteggiamenti di sfida da parte dei quei giovani che - anche quando richiamati - sembrano insensibili a ogni rimostranza. Fino ad atti di bullismo nei confronti dei più piccoli. La comunicazione è stata data dal sacerdote con uno scritto anche in chiesa. E si è preso le sue responsabilità, per quanto non siano certamente le principali:
"La responsabilità è di tutti. È in capo alle famiglie che non sanno né dove vanno né cosa fanno fuori da casa i loro figli; è degli adulti che, pur avendo tempo per farlo, si guardano bene dal dare una mano in oratorio; è dei giovani che, con la sola eccezione degli spazi loro dedicati, dell’oratorio non si sono mai occupati ed è anche del prete che dovrebbe essere più presente, ma, per quanto mi riguarda, faccio quello che posso visto che non posso essere in due posti nello stesso tempo".
La decisione è stata comunque temporanea, l'oratorio ha successivamente riaperto, sperando che il messaggio sia stato compreso.
Caso analogo a Cocciano, quartiere alla periferia di Frascati, a settembre 2022. Qui don Franz Vicentini, stufo dei continui improperi dei giovani calciatori aveva preso la questione di petto, con una decisione destinata a far discutere: campetto chiuso e accessibile soltanto dalle 16 alle 19 tramite registrazione.
Una vicenda che ricordava molto da vicino quanto avvenuto qualche mese prima a Cicognara, provincia di Mantova. Era giugno 2022 quando, proprio per la maleducazione di molti frequentatori, don Andrea Spreafico aveva deciso di chiudere del tutto le porte del centro parrocchiale.
Questo il messaggio inequivocabile lanciato dal sacerdote:
"Troppe parole volgari, cacca ovunque nei bagni, rifiuti buttati a caso, sedie prese dal portico e abbandonate, persone che entrano in mutandoni e canottiera, uomini che si tolgono le croste dai piedi, bambini sotto i cinque anni non accompagnati in bagno dai genitori, comportamenti da bulli violenti. Cioè, maleducazione. Per adesso chiudiamo un giorno poi chiuderemo per una settimana. Questa è la nostra casa: se entri rispetti le regole oppure stai fuori. Attenzione: sulla piazza davanti alla chiesa, di nostra proprietà, non si gioca a pallone".
...manganelli a GOGO come facevano con noi degli anni 70 se facevamo i cretini!!! e grazie alla paura dei manganelli ci siamo messi in riga!!! altro che servizi sociali...