Trombosi dopo il vaccino Astrazeneca: trovato il "sospettato" responsabile dei coaguli
Gli episodi di coaguli nel sangue - seppur in misura rara - avevano già da tempo scoraggiato l'utilizzo del siero anglo-svedese.
Delle trombosi post somministrazione del vaccino AstraZeneca si è parlato a lungo. E ora c'è una possibile causa. Un team di scienziati gallesi e americani ha trovato un "sospettato" per la formazione di coaguli nel sangue in alcuni casi a seguito della somministrazione.
Trovata la causa scatenante delle trombosi dopo il vaccino AstraZeneca
Il team, riferisce la Bbc, ha mostrato nel dettaglio come una proteina nel sangue sia attratta da un componente chiave del vaccino ideato a Oxford, innescando una reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che può culminare in pericolosi coaguli.
Come ha spiegato uno dei ricercatori dell'Università di Cardiff, Alan Parker, si tratta di un primo passo:
"Quello che abbiamo è la causa scatenante (the trigger), ma ci sono molti passaggi che devono accadere dopo".
Lo studio su Astrazeneca e trombosi
Lo studio è stato condotto in parallelo dall'Arizona State University e dall'Università di Cardiff e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances.
Per arrivare alle conclusioni è stata utilizzata la tecnica della "microscopia elettronica", che ha consentito di ottenere immagini dell'adenovirus a livello molecolare. A quel punto i ricercatori sono riusciti a scoprire che la superficie esterna dell'adenovirus attrae la proteina spike quattro, presente nell'organismo e fondamentale per mantenere nel corpo l'equilibro tra coagulazione e anti-coagulazione nel sangue. Una sorta di "attrazione magnetica" che sarebbe alla base dell'effetto collaterale che ha creato il panico attorno al siero anglo-svedese.
Utilizzo ridotto
La casa farmaceutica ha salutato ovviamente con grande entusiasmo l'esito della ricerca, seppur ammettendo che i risultati non siano definitivi. Secondo AstraZeneca il vaccino ha salvato oltre un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi Covid. Gli episodi di coaguli nel sangue - seppur in misura rara - avevano però scoraggiato l'utilizzo del siero anglo-svedese, soppiantato anche nella somministrazione delle dosi "booster" da Pfizer e Moderna (già in Italia la sospensione è avvenuta a luglio, mentre ad aprile era stata consigliata l'inoculazione solo agli over 60).
I casi accertati
La trombosi con trombocitopenia immunitaria è l'effetto collaterale principale che si è verificato con la somministrazione di AstraZeneca. I casi accertati a maggio 2021 secondo l'Ema sono 316 episodi di trombosi su 36 milioni di vaccinazioni.
In Italia sino ad aprile 2021, sono state inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica in soggetti vaccinati con Astrazeneca su circa 4 milioni di dosi somministrate nei quattro mesi precedenti.