Trapela una telefonata del presidente Aifa durante il Covid: "Ci sono pressioni per i vaccini" e scoppia la polemica
Palù parla di insistenze nell'abbassare l'età media di somministrazione dei sieri di AstraZeneca (ma poi nel concreto non è mai stata abbassata)

Basta una telefonata che doveva rimanere privata, un audio che trapela quattro anni dopo per ritornare in un battito di ciglia ai tempi del Covid e alla surreale guerra tra sostenitori dei vaccini e novax.
La telefonata del presidente Aifa durante il Covid
Siamo nel mese di giugno del 2021 e il Comitato Tecnico Scientifico (CTS), creato per aiutare il superamento dell’emergenza pandemica e composto da esperti e qualificati rappresentanti degli enti, si è radunato in una call online per parlare delle varianti del Coronavirus.
Tra i partecipanti c'è anche Giorgio Palù, all'epoca presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Regola principale delle videochiamate, che abbiamo conosciuto tutti bene in quel nefasto biennio, è quella di tenere il microfono spento se non si parla per evitare interferenze. Ma Palù, per una svista, lo lascia acceso.

Il microfono lasciato aperto per sbaglio
È così che gli altri partecipanti lo sentono parlare per più di due minuti al telefono con un interlocutore sconosciuto. Cercano fin dall'inizio di avvisarlo, ma non c'è niente da fare.
Negli ultimi giorni, la registrazione di quei due minuti sta facendo il giro del web e riscoppia la ritrita polemica sul fatto che i vaccini facciano male.
Ma che cosa emerge di così compromettente?
Palù sta parlando della decisione, presa in linea con gli altri paesi europei, di non somministrare i vaccini anti Covid di Astrazeneca e Johnson & Johnson sotto i sessant'anni. Decisione che lui condivide, ma che alcune forze non precisate vorrebbero rivedere.
"Ci sono pressioni per i vaccini"
"Ci sono pressioni che non capisco per portare più in basso l’età. Io ho espresso il mio parere anche come virologo, non me la sento di tornare indietro per qualche insistenza o pressione ministeriale", dichiara nella telefonata il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco.
Il filmato con la telefonata:
"Che pressioni a ricevuto?", scrive un utente sui social, commentando il filmato senza utilizzare la lettera h ma aggiungendo rigorosamente l'hashtag "Non ce lo dicono". Di quale insistenza stia parlando, non ci è dato saperlo, ma una cosa è chiara.
Ma l'età non è mai stata abbassata
Queste presunte pressioni ministeriali non hanno portato ad alcun risultato. Anche se ci fosse un fantomatico potere forte che ha cercato, per lucrare, di spingere ad abbassare l'età per la somministrazione, evidentemente il suo tentativo è andato a vuoto .
La videochiamata con il discusso audio di Palù risale al giugno del 2021 e risale proprio all'11 giugno 2021 la circolare ministeriale che impone l'eventuale somministrazione del vaccino Covid-19 AstraZeneca (e di conseguenza anche Johnson & Johnson) esclusivamente a persone di età uguale o superiore ai 60 anni.
Nessun cambio di programma, nessuna modifica legata a pressioni. E questo, di fatto, basterebbe a spegnere l'ennesima sterile polemica sui vaccini.