I contagi risalgono

Covid-19, torna la mascherina a scuola: oltre 2500 classi in sorveglianza in Lombardia

Il monitoraggio della Regione fino ai primi di ottobre riguarda nidi, infanzia, scuole elementari, medie e superiori. Le raccomandazioni dell'assessore.

Covid-19, torna la mascherina a scuola: oltre 2500 classi in sorveglianza in Lombardia
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Covid-19, torna la mascherina a scuola: oltre 2500 classi in sorveglianza in Lombardia. E' questo l'ultimo report della Regione e dell'assessorato al Welfare fino ai primi giorni di ottobre che prende in considerazione asili nidi e scuole d'infanzia, elementari, medie e istituti superiori.

Covid, torna la mascherina a scuola: le regole di quest'anno

Dopo la fase più emergenziale della pandemia e anni scolastici caratterizzati da Didattica a distanza (Dad), isolamenti e misure di restrizione e protezione, il nuovo anno scolastico era ripartito nella quasi assoluta normalità.

Anche perché nel frattempo, un po' per copertura vaccinale un po' perché il virus sembra non avere più artigli pressanti, la pressione anche psicologica sulla nostra socialità (scuola, lavoro, attività sportive, divertimento) è meno pesante.

Covid e scuola: come ci si comporta

E così, pure, rispetto al passato, anche le regole.

Se un alunno ha 37,5 di febbre non può entrare in classe. Se invece è stato riscontrato un caso positivo in aula, la persona interessata deve rimanere mentre i suoi compagni dovranno indossare la mascherina Ffp2.

Le indicazioni del Ministero

Stando alla circolare emanata dal Ministero della Salute a fine agosto vale il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto.

Dopo cinque giorni di isolamento e un tampone negativo, il “caso” da cui è partito il tutto può rientrare in classe, mentre i compagni e il personale scolastico dovranno ancora indossare la mascherina.

Ma molto è dettato dal buon senso, dallo spirito di collaborazione e dall'atteggiamento di prudenza e collaborazione degli stessi alunni e studenti e delle loro famiglie.

Le temperature ancora gradevoli di queste settimane stanno consentendo una costante areazione e alcune strutture hanno addirittura impianti ad hoc.

La "fotografia" sulle scuole lombarde

Secondo l'ultima "fotografia" sono 2086 nell'ultimo periodo di riferimento le classi attualmente sotto sorveglianza in Lombardia.

L'assessorato al Welfare della Regione ha presentato l'ultima "fotografia" delle scuole del territorio fino ai primi giorni di ottobre e c'è ora molta curiosità e attesa nel verificare se i primi freddi e cambiamenti di temperature (con la vita scolastica in ambiente più "chiusi") andranno a incidere ulteriormente sui contagi.

Guardando al mondo scolastici sono in sorveglianza 291 classi dei "nidi" e delle scuole d'infanzia, 723 classi delle scuole primarie (le elementari di una volta), 669 classi delle secondarie di primo grado (le "vecchie" medie), 847 delle superiori (secondarie di secondo grado).

Il focus sui territori

Guardando ancor più nello specifico sui territori nell'ultimo periodo di riferimento appunto fino all'inizio di ottobre, abbiamo:

Ats Bergamo 195 classi

Ats Brescia 404 classi

Ats Brianza 487 classi

Ats Insubria 180 classi

Ats Milano 723 classi

Ats Montagna 254 classi

Ats Pavia 73 classi

Ats Val Padana 215 classi

La settimana precedente le classi in sorveglianza erano 2086. I casi sono in aumento un po' ovunque (soprattutto nell'area di Milano, di Monza e Brianza, di Brescia, della Valpadana, Mantova e Cremona) con una leggera controtendenza a Bergamo e Pavia.

Il commento dell'assessore al Welfare

La situazione come detto è monitorato dall'assessorato al Welfare e la vicepresidente Letizia Moratti ha commentato:

"L'apertura delle scuole e il clima più freddo contribuiscono ad aumentare i contagi. L'invito è ad essere molto attenti a un rialzo dei contagi che non va sottovalutato".

Ma non solo. L'assessore ha anche rilanciato l'invito a vaccinarsi:

"Invito tutti i cittadini lombardi a vaccinarsi, soprattutto gli anziani, i più fragili e chi appartiene alle fasce più a rischio per evitare complicanze e ospedalizzazioni. Regione Lombardia, grazie ai centri vaccinali diffusi sul territorio e alla collaborazione di farmacie e medici di famiglia, offre a tutta la popolazione la possibilità di proteggersi. Il vaccino previene e la prevenzione è sempre la miglior cura".

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