Indagine allarmante

Tonno in scatola contaminato dal mercurio: i prodotti più a rischio

Un rapporto dell'Ong francese Bloom lancia l'allerta. La replica dei produttori italiani: "Nessun rischio per la salute"

Tonno in scatola contaminato dal mercurio: i prodotti più a rischio
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Comprate anche voi il tonno in scatola? Fate attenzione, potrebbe essere molto pericoloso. Lo certifica un'inchiesta della Ong francese Bloom, che pubblicato i risultati delle analisi condotte da un laboratorio indipendente su 148 confezioni di tonno in scatola in vendita in Italia, ma anche in Germania, Regno Unito, Spagna e Francia.

E  i risultati sono tutt'altro che confortanti per la presenza di mercurio oltre le soglie consentite, con tutti i rischi per la salute connessi.

Mercurio nel tonno: un'indagine allarmante

L'analisi rileva che in più di della metà delle scatolette analizzate si supera la soglia di mercurio ammissibile per alcune specie ittiche (0,3 mg/kg), e una su dieci anche la tolleranza massima prevista per il tonno (1 mg/kg).

“A causa dei pericoli per la salute derivanti dall’ingestione regolare di mercurio, anche a basse dosi tutte le lattine di tonno che superano lo standard di 0,3 mg/kg dovrebbero essere vietate dalla vendita”, spiegano dall'organizzazione che ha pubblicato lo studio.

Tonno al mercurio: i risultati dell'inchiesta di Bloom

L'analisi è stata effettuata acquistando casualmente 148 scatolette di tonno in vari supermercati dei Paesi coinvolti. Tutto il tonno acquistato è contaminato da mercurio, e in molti casi le percentuali sono allarmanti. Nel 57% dei casi il limite massimo di 0,3 mg/kg (valido per alcune specie tra cui merluzzi, sgombri, sardine, acciughe e via dicendo) viene superato.

La soglia ammessa per il tonno è ben più alta, il triplo, ma su questo fattore l'Ong accusa:

“Questa soglia pericolosità non è stata fissata con l’obiettivo di tutelare la salute umana ma guarda solo gli interessi finanziari dell’industria del tonno. Tale soglia è tre volte più alta per il tonno rispetto ad altre specie ittiche senza che ci sia la minima giustificazione sanitaria”.

Ciononostante, nel 10% delle scatolette analizzate, il mercurio supera la tolleranza stabilita per il tonno.

I dati in Italia

Ma veniamo al dato che - ovviamente - più ci interessa, e cioè ai risultati dell'indagine in Italia. Su 28 diverse confezioni di tonno in scatola, cinque superano il livello massimo (1 mg/kg), con una percentuale dunque ben più alta rispetto alla media dell'inchiesta.

In un caso addirittura la concentrazione di mercurio è risultata pari a 1,49 mg/kg in una confezione di filetti di tonno all'olio di oliva As do mar. Ben lontana, però, dal 3,9 mg/kg rilevata in una scatoletta di tonno acquistata in un supermercato di Parigi.

Quali marche di tonno sono contaminate da mercurio

Nell'inchiesta compaiono nomi molto noti (Rio Mare, Nostromo, Mareblu, As do mar e altri) acquistati presso supermercati di Milano, Roma e Napoli.

Qui sotto la tabella con i risultati dell'inchiesta.

Clicca qui per leggere tutti i risultati dell'inchiesta e le marche più a rischio anche negli altri Paesi europei.

I rischi dell’ingestione di mercurio

Quando parliamo di rischi dell'ingestione di mercurio parliamo nello specifico di metilmercurio (il composto del mercurio che si accumula nei pesci e nei molluschi). I rischi sono molteplici, con una serie di effetti negativi in particolare sul cervello e il sistema nervoso, ma anche (e soprattutto)  sullo sviluppo cerebrale del feto e dei bambini piccoli.

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) certifica inoltre il metilmercurio come sostanza potenzialmente cancerogena. 

L'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) inserisce il mercurio nell'elenco delle dieci sostanze chimiche più preoccupanti per la salute pubblica mondiale. Giusto per capirci, nella "top ten" ci sono anche amianto e arsenico, sostanze che non hanno bisogno di "presentazioni" in quanto a pericolosità.

I sintomi da avvelenamento da mercurio

I possibili sintomi di avvelenamento da metilmercurio possono includere:

  • Perdita della visione periferica
  • Sensazioni di formicolio, solitamente nelle mani, nei piedi e intorno alla bocca
  • Mancanza di coordinazione dei movimenti
  • Compromissione della parola, dell'udito, della deambulazione
  • Debolezza muscolare.

Cosa dicono i produttori italiani

In risposta alle preoccupazioni sollevate dal rapporto della Blomm l’Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici e delle tonnare) ha dichiarato che “qualità, sicurezza alimentare e salubrità del tonno in scatola sono un’assoluta priorità per l’industria italiana delle conserve ittiche”. L’associazione ha chiarito che il tonno in scatola commercializzato in Italia “rispetta la legislazione dell’Unione Europea in materia di sicurezza alimentare” e soddisfa i requisiti legali imposti dalla normativa europea riguardo alla presenza di mercurio e non esisterebbe alcun rischio di non conformità da mercurio. .

Inoltre, secondo l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), il consumo di pesce nel range di 2-4 porzioni settimanali fornisce benefici netti per la salute, indipendentemente dal rischio derivante dall’esposizione al metilmercurio.

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