Tonino Carotone show: le foto del super concerto
In apertura di serata la band lombarda "La Malaleche" ha scaldato il pubblico. Poi è arrivato il Maestro...
Facciamo un esperimento... Se vi dicessimo, "È un mondo difficile - E vita intensa - Felicità a momenti - E futuro incerto - Il fuoco e l'acqua - Con certa calma - Serata di vento - E nostra piccola vita - E nostro grande cuore", vi verrebbe in mente qualche canzone in particolare? Se avete giusto qualche annetto siamo sicuri di sì. Perché ve lo stiamo raccontando? Perché ieri al Tambourine di Seregno in provincia di Monza e Brianza c'è stato un evento davvero incredibile. Irripetibile, forse. Ma noi c'eravamo.
Tonino Carotone show: le foto del super concerto
Foto e testo di Alessandro Di Mise
Al secolo è Antonio De La Cuesta. Ma per tutti è Tonino Carotone. E quando si dice per tutti, lo si intende letteralmente. Sì, perché c'è qualcosa di popolare, tremendamente popolare in lui, nella sua voce, nella sua musica, nella sua arte, in quel modo di vivere, nei suoi atteggiamenti un po' guasconi, in quello sguardo.
Popolare anche in termini di fama: il suo brano più famoso, "Me cago en el amor" è un tormentone da 23 anni. Insomma, le presentazioni in questo caso sono difficili. Non è semplice (mai) tracciare i contorni di un artista. E in questo caso è ancor più complicato. Ci si deve appellare alla capacità di leggere le emozioni, i sentimenti, i dettagli.
In apertura la band lombarda "La Malaleche"
Magari impercettibili. Ma ieri nulla è stato impercettibile. La serata al Tambourine di Seregno (in provincia di Monza e Brianza) è stata decisamente sopra le righe... Eccessiva, come sempre quando c'è un protagonista come Carotone.
Eccessiva, clamorosa, calda. E festosa. A dare il La (o il Re maggiore) è stata l'ottima band lombarda "La Malaleche", principi delle miscele musicali, padroni del palco, rumbaderos provenienti dai quattro angoli della Lombardia, che hanno saputo davvero scaldare il cuore dei presenti, leggermente infreddoliti da un gelido venerdì sera seregnese.
Niente di meglio ci si poteva aspettare per accogliere a braccia aperte l'ospite della serata, il cerimoniere della nostalgia, il cantore della melanconia, il grande Carotone. Sette brani, più uno, quelli portati sul palco da La Malalache, in un'escalation che ha permesso al locale di vibrare. Forte. Sax, due voci, una chitarra, un basso e un cajon. Uno spettacolo!
Emozioni da vivere fino all'ultimo respiro
Poi una breve pausa, giusto il tempo di due birrette. Ed è arrivato Carotone. Baffetti da sparviero, cappello nero in testa, giacca in pelle, stivaloni. Stupendo nella sua immagine di artista fuori dal tempo. Bicchiere in mano, voce graffiante e calda, andamento ciondolante. Questo fino all'arrivo sul palco.
Sì, perché una volta lì, con tutto il pubblico in adorazione, è avvenuta la trasformazione. Una genesi miracolosa. Difficile da raccontare, stupenda da vivere. Vi lasciamo con qualche immagine, giusto per tentare nell'arduo compito di trasferire a voi lettori, qualche briciola di tale meraviglia.