Tomini a rischio salmonella: tutti i lotti ritirati

Una decina di formaggi ritirati dal mercato dal Ministero della Salute per la possibile presenza di salmonella. Il richiamo è scattato nelle ultime ore e riguarda una decina di prodotti a pasta molle (in particolare tomini).

Tomini a rischio salmonella ritirati dal Ministero

Si tratta di prodotti di vari marchi confezionati presso il Caseificio Longo di Rivarolo Canavese, in provincia di Torino. Vediamo quali sono nel dettaglio.

• Tomino del boscaiolo, lotto di produzione 1074, confezione da 2 tomini (180 grammi) con data di scadenza 27-28 aprile 2023.
• Tomino Cuor di terra, formaggio a pasta molle con crosta edibile leggermente fiorita, lotto di produzione 1074, confezione da 180 grammi, con data di scadenza 27 aprile 2023 o 29 aprile 2023.

• Tomino classico a marchio Fior Fiore Coop, lotto di produzione 1074, confezione da 180 grammi, con data di scadenza 28 aprile 2023.

• Tomino a marchio Primia percorsi di gusto, lotto di produzione 1074, confezione da 180 grammi, con data di scadenza 23 aprile 2023.

• Tomino a marchio Caseificio Longo, lotto di produzione 1074, confezione da un chilo, con data di scadenza 27 aprile 2023.

• Tomino del boscaiolo a marchio Caseificio Longo, lotto di produzione 1074, confezione da 540 grammi, con data di scadenza 27 aprile 2023.

• Tomino del Canavese nonno casaro, lotto di produzione 1074, confezione da 180 grammi, con data di scadenza 29 aprile 2023.

• Tomino del boscaiolo Terre d'Italia, lotto di produzione 1074, confezione da 180 grammi, con data di scadenza 27 e 28 aprile 2023.

Naturalmente se li avete acquistati non dovete consumarli e dovete restituirli al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. In caso di necessità contattare il numero telefonico 0124/428247 oppure scrivere una e-mail a info@caseificiolongo.it.

Salmonella: di cosa si tratta

La salmonellosi è una  malattia infettiva che colpisce l'apparato digerente. Provocata dai batteri del genere salmonella, viene trasmessa attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto e si manifesta prevalentemente con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.

In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati:

• carne di pollo, tacchino e maiale
• molluschi bivalvi
• semi germogliati pronti al consumo
• uova e ovoprodotti
• prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo
• frutta e verdura crude.

Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.

I sintomi

I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.