ALLERTA IN TUTTO IL PACIFICO

Terremoto di magnitudo 8.8 in Kamtchatka, onde alte tre metri. Evacuati in Giappone e alle Hawaii, allerta tsunami in Usa e Russia

Evacuazione degli operai impegnati nello smantellamento della centrale nucleare di Fukushima

Terremoto di magnitudo 8.8 in Kamtchatka, onde alte tre metri. Evacuati in Giappone e alle Hawaii, allerta tsunami in Usa e Russia
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Mercoledì 30 luglio 2025, un potente terremoto di magnitudo 8.8 ha scosso l’Estremo Oriente russo, precisamente al largo della penisola di Kamchatka, alle 8:24 ora locale (mezzanotte e ventiquattro in Italia).

L’evento sismico, classificato fra i dieci più intensi mai registrati a livello globale, ha innescato un’immediata allerta tsunami che ha interessato vaste aree del Pacifico, spingendo le autorità a ordinare evacuazioni di massa dalle coste di Hawaii, Giappone, Ecuador e altre regioni insulari.

Un sisma senza precedenti recenti

Secondo l’Istituto Geofisico Statunitense (USGS), il sisma è stato localizzato in mare aperto, vicino a Petropavlovsk-Kamchatsky. La zona è tristemente nota per la sua vulnerabilità sismica: si tratta infatti dello stesso epicentro del devastante terremoto di magnitudo 9.0 del 1952, che causò uno tsunami catastrofico. Il servizio regionale russo di monitoraggio sismico ha confermato che questo è il terremoto più potente registrato nella Kamchatka negli ultimi 70 anni.

Dopo la prima scossa, si sono verificati almeno 36 assestamenti con magnitudo compresa tra 4.7 e 7.5, alimentando ulteriormente i timori di ulteriori ondate anomale. In particolare, due scosse di assestamento hanno superato la magnitudo 6.9.

Tsunami in arrivo: onde fino a cinque metri

La forza del sisma ha generato onde anomale che hanno già colpito diverse zone. In Russia, uno tsunami ha inondato la città portuale di Severo-Kurilsk, mentre onde alte tra tre e quattro metri sono state registrate nel distretto di Elizovsky, nella regione della Kamchatka.

Il Centro di Allerta Tsunami del Pacifico ha riferito che onde fino a cinque metri hanno colpito alcune coste russe, mentre alle Hawaii l’onda più alta ha raggiunto 1,21 metri nella località di Haleiwa, nella contea di Honolulu. Le onde, che arrivano a intervalli di circa 12 minuti, potrebbero continuare per ore.

Il Giappone è stato anch’esso investito dallo tsunami: l’Agenzia Meteorologica Giapponese (JMA) ha registrato onde alte fino a 1,3 metri nella prefettura di Miyagi. La JMA ha mantenuto l’allerta lungo tutta la costa pacifica del Paese, con possibili onde alte fino a tre metri.

Evacuazioni

Le autorità delle Hawaii hanno proclamato l’allerta tsunami massima per tutto l’arcipelago. Sono stati ordinati l’evacuazione di aree costiere e il rientro anticipato dei dipendenti pubblici a Honolulu. I porti sono stati chiusi, e le imbarcazioni obbligate a dirigersi in mare aperto. Rifugi di emergenza sono stati allestiti sulle isole di Oahu, Kauai, Maui e nella contea di Hawaii per accogliere i residenti in fuga dalle zone a rischio.

terremoto
Hawaii, inondazioni

Anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è intervenuto pubblicamente sulla piattaforma Truth Social, esortando la popolazione a “restare al sicuro” e indirizzando i cittadini verso il sito ufficiale del governo per aggiornamenti sull’allerta tsunami.

Situazioni simili si sono verificate in numerosi Paesi. In Ecuador, il segretariato per la gestione dei rischi ha ordinato l’evacuazione preventiva delle spiagge e la sospensione di tutte le attività marittime nelle isole Galapagos. Anche in Cile, Costa Rica, Polinesia Francese, Guam, Taiwan, Nuova Zelanda, Tonga, Australia, Colombia e Messico sono state segnalate onde tra uno e tre metri, con diramazione di allerta lungo le rispettive coste del Pacifico.

Centrale di Fukushima

In Giappone, gli operai della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, gravemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami del 2011, sono stati evacuati per precauzione. La società di gestione, Tepco, ha comunicato che non sono state rilevate anomalie al momento.

Il sisma ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla rete dei trasporti. Almeno 42 linee ferroviarie appartenenti a 17 compagnie giapponesi sono state sospese. L’aeroporto di Sendai è stato temporaneamente chiuso. Ritardi e interruzioni hanno interessato diverse linee metropolitane e ferroviarie nella regione di Tokyo e nelle prefetture di Chiba e Kanagawa, causando disagi e affollamenti in numerose stazioni.

Minaccia multipla in Cina

Nel frattempo, anche la Cina orientale è stata colpita da una doppia emergenza. Shanghai ha evacuato oltre 280.000 persone a causa dell'arrivo del ciclone tropicale Co-May, che si è abbattuto sulla città portuale di Zhoushan, nella provincia di Zhejiang. Contestualmente, l’allarme tsunami lanciato dopo il terremoto ha rafforzato le preoccupazioni per possibili mareggiate lungo le coste orientali cinesi. Diversi voli e collegamenti marittimi sono stati sospesi.

Allarme internazionale

Il terremoto che ha scosso la Kamchatka il 30 luglio 2025 non è solo un evento geologico eccezionale, ma una crisi internazionale che coinvolge gran parte dell’area del Pacifico. Mentre le autorità continuano a monitorare la situazione, le popolazioni costiere di numerosi Paesi restano in allerta, pronte a reagire a nuove onde e possibili ulteriori scosse.

Si attendono ulteriori aggiornamenti da parte degli istituti sismologici e dei centri di allerta tsunami.