Temperature da bollino rosso: Italia Paese europeo con più decessi per il caldo
Sono previste almeno 68.000 morti a causa del caldo, ogni estate, entro il 2030
Anche quest'estate 2023, l'Italia si trova ad affrontare le alte temperature, che in alcune zone potrebbero superare i 40 gradi, come già accaduto lo scorso anno. Secondo uno studio condotto dal Barcelona Institute for Global Health e pubblicato su Nature Medicine, il nostro Paese, rispetto al resto d'Europa, è stato quello con il maggior numero di vittime per il caldo, con un totale di 18.100 su 61.672 casi riportati, nel 2022.
Il tema rischia di diventare prioritario, considerando l'innalzamento delle temperature: i decessi per queste ondate di calore estremo, con l'andare degli anni e il conseguente riscaldamento continuo, potrebbero aumentare in maniera significativa.
Nel 2022 l'Italia è stata il Paese europeo con più decessi per il caldo
Secondo le previsioni, l'onda di caldo africano continuerà per almeno altri sette giorni, con temperature massime che supereranno i 40 gradi e la possibilità di nuovi record. Si prevede che mercoledì 12 luglio 2023, potrebbe essere la giornata più calda, con alcune località della Sardegna che potrebbero raggiungere i 45 gradi o oltre. Il record assoluto di temperatura massima in Italia è di 48,8°C, registrato nell'agosto 2021 in provincia di Siracusa. Ciò significa che si potrebbe superare un valore che fino a pochi anni fa sembrava quasi inarrivabile. Le notti non offriranno sollievo, con temperature tropicali e umidità molto elevate, che non scenderanno al di sotto dei 22-23 gradi nella maggior parte del Paese.
In queste condizioni meteorologiche, è importante seguire alcune raccomandazioni per preservare la propria salute. Il caldo eccessivo, infatti, può avere gravissime conseguenze sull'organismo: uno studio coordinato dal Barcelona Institute for Global Health ha rivelato che l'Italia è stata il Paese europeo con il maggior numero di vittime per il caldo lo scorso anno, seguita da Spagna e Germania. La stagione estiva del 2022 è stata caratterizzata da un'intensa serie di ondate di calore, con picchi di temperatura, siccità e attività incendiaria. Studi precedenti hanno dimostrato che ondate di calore particolari, che hanno colpito specifiche città, sono correlate a un aumento del numero di decessi.
Un 2022 di fuoco
Più di 60.000 morti sono attribuibili alle ondate di caldo che hanno colpito l'Europa nell'estate del 2022, secondo uno studio ad ampio raggio pubblicato il 10 luglio 2023, sulla rivista scientifica Nature Medicine, con gli esperti che chiedono maggiori sforzi per affrontare le future ondate di caldo estremo. Stime degli scienziati dell'Istituto francese per la ricerca sulla salute (Inserm) e dell'Istituto di salute globale di Barcellona (ISGlobal) suggeriscono che se non ci sarà una risposta efficace al problema, il continente europeo registrerà almeno 68.000 morti a causa del caldo ogni estate entro 2030 e più di 94.000 entro il 2040.
L'estate del 2022 è stata la più calda mai registrata in Europa ed è stata caratterizzata da ondate di caldo consecutive, temperature record, siccità e incendi boschivi. Gli scienziati hanno analizzato i dati sulla temperatura e sulla mortalità nel periodo 2015-2022 in 823 regioni di 35 paesi europei dove la popolazione totale supera i 543 milioni di persone. Sono stati poi in grado, sulla base di modelli epidemiologici, di calcolare i decessi legati all'aumento della temperatura in ogni regione, per settimana. In totale, dal 30 maggio al 4 settembre 2022, hanno stimato che 61.672 morti siano attribuibili al caldo. Durante questo periodo si è registrata un'ondata di caldo molto intensa tra il 18 e il 24 luglio e si stima che durante questo periodo 11.637 persone abbiano perso la vita a causa delle condizioni meteorologiche estreme.
Un problema mondiale
In queste ore, anche un territorio "insospettabile" come il Canada sta assistendo a un’ondata di caldo senza precedenti. Lo riportano i media locali sottolineando che il caldo estremo arriva proprio nel momento in cui il Paese sta combattendo la peggiore stagione di incendi nella storia, con milioni di persone colpite dai fumi anche negli Stati Uniti. La temperatura di 37,4 gradi registrata a Fort Good Hope, nei Territori del nordovest, è stata la più alta nell’estremo nord del Canada. A dimostrazione del fatto che il tema del surriscaldamento non "grazia" nessuno.
Un trend pericoloso
Sono state identificate soglie di temperatura oltre le quali le persone hanno una maggiore probabilità di morire, sebbene tali soglie varino in base alla regione del mondo. Il nostro pianeta si è riscaldato di circa 1 grado Celsius (1,8 gradi Fahrenheit) dalla fine del 1800 e, a meno di seri sforzi per ridurre le emissioni di gas serra, è probabile che si riscaldi ancora di più entro la fine del secolo.