Targhe polacche: lo scandalo della "truffa legale" per pagare meno l'assicurazione
Diffusa soprattutto a Napoli, ma chi sceglie l'escamotage perde la proprietà del veicolo. E il grosso problema è che in caso di incidente è quasi impossibile ottenere un risarcimento
Fate mai caso alle targhe delle altre auto quando siete in giro? Se siete attenti noterete che negli ultimi tempi sono cresciute quelle polacche. E no, non si tratta di un'immigrazione di massa da Varsavia, ma semplicemente di un modo per risparmiare sull'assicurazione. Un fenomeno che sembrerebbe - secondo quanto denunciato dal programma Rai FarWest - essere particolarmente dilagante a Napoli, dove circolerebbero ben 35.000 auto con targa straniera (su 53mila in tutto il resto d'Italia).
Perché con la targa polacca si paga meno di assicurazione
Ma cosa cambia con la targa polacca? Ed è tutto legale? Stiamo parlando di un'operazione borderline, un trucco per aggirare le regole, che però potrebbe avere conseguenze molto pesanti.
In sostanza per immatricolare la propria auto (o moto) con targa polacca è necessario rivolgersi a un'agenzia di pratiche auto e aprire una richiesta di radiazione per esportazione in Polonia del mezzo. Una volta ottenuta l'immatricolazione, il veicolo diventerà però di una società con sede in Polonia, e voi potrete stipulare un contratto di noleggio. Risultato? Per il primo anno l'assicurazione sarà di circa 7-800 euro, prezzo che si dimezzerà dal secondo anno in poi.
Decisamente meno, dunque, di molte assicurazioni "normali". Soprattutto a Napoli, dove (secondo i dati dell'osservatorio prezzi Facile.it) ad aprile 2024 il premio medio per l'assicurazione (base) è superiore ai 1.100 euro.
I rischi di immatricolare la propria auto con targa polacca
Un bel risparmio, consentito dalla legge. Ma, come spesso accade in questi casi, c'è un "ma"... Anzi, più di uno.
Come detto, innanzitutto non sarete più proprietari del mezzo, che diventerà di una società di noleggio (che potrebbe dunque disporne liberamente). Ma i problemi sorgono soprattutto con la polizza assicurativa. Nel caso in cui causaste un incidente, sarebbe difficile (e comunque avrebbe tempi biblici) ottenere risarcimento da un'auto non iscritta al Registro. E nel caso in cui l'assicurazione non paghi, tocca al proprietario dell'auto saldare il dovuto. Con il rischio - a seconda del tipo di danno causato - di finire indebitati sino al collo per risparmiare qualche centinaio di euro.
Non è un fenomeno nuovo, però...
La vicenda è tornata d'attualità di questi tempi, ma non si tratta di un fenomeno nuovo. In passato c'erano le targhe bulgare, tedesche, della Repubblica Ceca e via dicendo. Ma da un paio d'anni la situazione è cambiata.
Il 21 marzo 2022 è stato approvato decreto che prevede che tutti i veicoli con targhe straniere devono chiedere iscrizione al Reve (Registro veicoli esteri) per circolare legalmente in Italia. Questo decreto ha l'obiettivo di cercare di regolare e controllare la presenza di veicoli stranieri nel suolo nazionale.
Ma i prezzi delle assicurazioni schizzati in alto (in Italia si paga in media il 27% in più che negli altri Paesi europei e nell'ultimo anno i prezzi sono saliti del 7,5%) continuano a fomentare queste situazioni. Con tutti i rischi del caso...