Tamponi rapidi fai da te: "Troppi falsi negativi per l'uscita dalla quarantena"
Intanto da mercoledì in Emilia Romagna il test rapido autosomministrato per la prima volta sarà valido per l'entrata e l'uscita dall'isolamento.
Con l'incremento dei contagi - e soprattutto durante le feste - è cresciuto in maniera esponenziale il numero di coloro che si sono sottoposti al tampone fai da te, acquistando il kit in farmacia e testandosi autonomamente a casa propria. E ora c'è chi pensa che possa essere un metodo valido per la gestione di questa fase della pandemia. La prima regione a sperimentare questa nuova modalità di tracciamento è l'Emilia Romagna, dove da mercoledì 19 gennaio 2022 per l'ingresso e l'uscita dalla quarantena basterà un test antigenico autosomministrato. Ma mentre ci sono altre Regioni che vorrebbero seguire l'esempio, gli esperti frenano:
"Rischiamo di trovarci con troppi falsi negativi".
Tamponi fai da te: l'Emilia Romagna sperimenta il tracciamento
Da questa settimana in Emilia Romagna basterà un tampone fai da te per entrare e uscire dalla quarantena. Ma non per tutti. Alla sperimentazione - perché di sperimentazione si tratta - potranno accedere soltanto coloro che sono vaccinati con tre dosi, per i quali al momento non è richiesta la quarantena in caso di contatto stretto.
Ma come funziona? I tamponi dovranno essere autorizzati dalla Regione (reperibili nelle farmacie o in esercizi commerciali), dopodiché il paziente dovrà registrare l'esito del test caricandolo nel fascicolo sanitario elettronico. E sarà valido sia per segnalare la positività sia per la guarigione.
Obiettivo semplificazione
L'obiettivo - come facilmente intuibile - è semplificare il tracciamento e ridurre il carico di lavoro per i laboratori che processano i test, messi decisamente sotto stress nell'ultimo periodo.
E altre Regioni guardano intanto all'Emilia Romagna per seguirne l'esempio: tra queste Veneto, Liguria e Lazio sembrano a oggi quelle maggiormente interessate.
Ma gli esperti frenano
Ma se il lato positivo è quello di avere un tracciamento più rapido, il rischio è di vedere circolare tante persone positive che non sanno di esserlo. Ad ammonire sull'effettiva valenza dei tamponi fai da te è anche l'immunologa Antonella Viola.
"Sono poco affidabili perché hanno una minore sensibilità. Difficilmente con un tampone antigenico autosomministrato si rileva un risultato valido. Il rischio è di avere molti falsi negativi".
Intanto, si valuta anche la possibilità che per la variante Omicron basti un salivare. Ma su questo si attendono conferme.