Un altro brusco stop

Superbonus: anche Poste sospende la cessione del credito. Cosa succede ora

Intanto c'è attesa su cosa deciderà il Governo Meloni: possibile una riduzione della detrazione dal 110 al 90 per cento.

Superbonus: anche Poste sospende la cessione del credito. Cosa succede ora
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Dopo le banche, pure la Posta. Sembra sempre più in salita il futuro del Superbonus 110. Non solo le intenzioni del Governo Meloni (che potrebbe ridurre l'entità dei rimborsi), ma anche la decisione di Poste Italiane di sospendere la cessione del credito mette a serio rischio la misura promulgata dal Governo Conte che già non piaceva molto all'Esecutivo di Mario Draghi.

Superbonus: Poste dice stop alla cessione del credito

Dopo che molte banche si erano tirate fuori in passato dalla vicenda, anche Poste ha deciso di prendere la medesima strada, bloccando la cessione del credito.

Sulla pagina ufficiale dell'Ente è comparsa infatti nelle scorse ore una nota in merito, che spiega anche che la decisione riguarda l'avvio di nuove pratiche, mentre quelle già in essere procederanno con il loro iter:

“Il servizio di acquisto di crediti d’imposta ai sensi del DL 19 maggio 2020 n.34, convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2020 n.77 e s.m.i., è sospeso per l’apertura di nuove pratiche. E' ancora  possibile seguire l’avanzamento delle pratiche in lavorazione e caricare la documentazione per quelle da completare”.

Le sentenze della Cassazione

L'annuncio di Poste Italiane - che per la verità era nell'aria - segue cinque sentenze della Corte di Cassazione (una che ha riguardato proprio un ricorso di PI) che hanno messo in evidenza  una nuova lacuna del meccanismo di cessione dei crediti edilizi, confermando la possibilità per l’Amministrazione finanziaria di effettuare il sequestro dei crediti nel caso sia avviata una procedura per sospetta frode nella cessione.  

Cosa farà il Governo Meloni?

A pesare sulla decisione di Poste probabilmente anche l'incertezza su quello che farà il Governo Meloni in materia. Tra le ipotesi al momento al vaglio c'è la riduzione della detrazione dal 110 al 90 per cento, che potrebbe scoraggiare molti dal richiedere il contributo e dall'avviare i lavori.  Inoltre, l'Esecutivo di Centrodestra ipotizza anche l'ampliamento della misura alle villette, ma soltanto entro una certa soglia di reddito (ancora da stabilire).

In base a quanto deciderà il Governo è possibile che Poste (ma anche altre banche che sinora hanno stoppato la cessione dei crediti) riveda la sua decisione. Ma intanto per il momento la situazione è in fase di totale stallo.

 

 

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