Dove non te l'aspetti...

Sul portone del convento delle suore di clausura un fiocco azzurro e uno rosa

Due nascite nel monastero di Sant'Alessandro a Bergamo, ma c'è una spiegazione molto logica

Sul portone del convento delle suore di clausura un fiocco azzurro e uno rosa
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Qual è l'ultimo posto (o comunque uno degli ultimi) dove vi aspettereste di vedere sul portone un fiocco azzurro o uno rosa che segnala la nascita di un bambino? Certamente un convento di suore di clausura. E invece a Bergamo non solo ne è stato messo uno, ma tra poco diventeranno... due. Una storia certamente curiosa, ma che ha una spiegazione decisamente logica.

Due nascite al convento delle suore di clausura

Come racconta Prima Bergamo, è tempo di nascite al monastero di clausura di San Benedetto in via Sant’Alessandro, a Bergamo. Una notizia che detta così, fa già sorridere di per sé. Ma c'è una spiegazione decisamente logica per questi due nuovi arrivi.

Domenica 3 settembre 2023  è arrivato Khalilu e, in questi giorni, è attesa una bimba, che dovrebbe nascere lunedì 11 settembre 2023 all'ospedale orobico Papa Giovanni XXIII. Due lieti eventi che  hanno “costretto” le undici suore a metter fuori dal portone i fiocchi azzurro e rosa.

Khalilu e la bimba sono figli di due delle tre donne richiedenti asilo (coi loro quattro bambini), provenienti da Nigeria, Liberia e Tunisia, ospitate nelle celle dell’ex educandato delle monache.

"L'ospite deve essere sempre accolto"

Le suore le hanno sistemate nelle celle per persone che cercano qualche giorno di riposo spirituale, poi però   don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana, ha chiesto loro ospitalità per i profughi. E le suore hanno aperto il portone "perché San Benedetto dice che l’ospite deve sempre essere accolto, come Cristo"

Stavolta Cristo ha la pelle scura di donne africane fuggite da guerre, fame e persecuzioni e ha trovato posto tra le suore di clausura bergamasche. Che oggi proseguono nella loro vita secondo tempi e ritmi dettati da una regola che da oltre 1.500 anni scandisce le loro giornate. Ma a quanto pare la convivenza - in spazi separati - è possibile...

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