Studenti sospesi dalla Bocconi per i commenti sui bagni "neutri": cosa è successo
L’Università Bocconi di Milano ha deciso di non lasciare correre sanzionando tre suoi iscritti che finiranno automaticamente fuori corso
Per quelli che, ancora, credono di poter insultare impunemente a mezzo social, ecco una bella lezione. Tre studenti della Bocconi di Milano sono stati sospesi per sei mesi, proprio a causa di commenti offensivi e discriminatori “vomitati” sui propri profili social dopo che l’istituto ha introdotto i bagni gender neutral nelle sue strutture.
L’Università Bocconi di Milano ha deciso di non lasciare correre sanzionando tre suoi iscritti per il contenuto offensivo e sessista contro i bagni gender neutral nelle sue strutture.
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Insulti sessisti contro i bagni neutri: la Bocconi sospende 3 studenti
“Li userò, ma non per andare in bagno”, e ancora: “Li puoi letteralmente usare per andare a trans”. Senza contare: “Ma non diciamo pagliacciate. Può piacerti chiunque, ma sei hai il pesce resti un maschio. E vai nel bagno adatto”.
A diffondere per primi i commenti e il caso sono stati i gestori della pagina Instagram “Proletariato bocconiano”. Non è escluso che nel mirino dell’ateneo siano finiti anche altri commenti denigratori: la Bocconi parla anche di messaggi “provocatori e offensivi verso persone con disabilità”.
L’ateneo invita a rispettare le norme dell’Istituto e l’Honor Code Bocconiano. Quest’ultimo contiene i principi e i regolamenti a cui devono attenersi docenti, ragazzi e chiunque varchi la soglia dell’ateneo.
“Essere parte della comunità Bocconiana, studenti, docenti, collaboratori, personale amministrativo, coincide con l’adesione spontanea e totale ai principi espressi nei documenti di fondazione dell’Università e nei valori di riferimento della stessa: indipendenza, etica, trasparenza, libertà di espressione, equità, solidarietà, valorizzazione delle diversità”.
Quanto alle sanzioni previste per chi viole queste norme, vi sono 4 opzioni: ammonizione, interdizione temporanea da uno o più corsi, sospensione da uno o più esami per una o più sessioni, esclusione temporanea dall’Università con successiva perdita di sessioni di esame.
Lo studente attivista che ha denunciato
Samuele Appignanesi è lo studente che ha segnalato all’Università gli sgradevoli commenti da cui poi è partita la sanzione della commissione disciplinare dell’ateneo.
Studente di giurisprudenza e presidente dell’associazione Lgbtqia+ “Best Bocconi”, racconta quanto accaduto dal suo profilo Instagram.
“Due anni fa, quando ho ripreso l’università dopo aver fatto coming out, ho iniziato ad avere difficoltà ad usare i bagni in università. Nei bagni degli uomini venivo guardato male e a volte anche deriso. Nei bagni delle donne mi sentivo fuori posto e anche lì ricevevo qualche sguardo. La mia prima soluzione è stata di non usare più i bagni universitari. Ho parlato della questione con l’università e immediatamente c’è stata una grande attenzione e un enorme impegno”.
La Bocconi a settembre ha aggiunto i bagni neutri in quasi tutti gli edifici universitari. A un agire sensato si è però, contrapposto, il classico chiacchiericcio offensivo, volgare e a sproposito. Roba da social? No, affermazioni di cui si risponde e per le quali si finisce fuori corso.
Solidarietà per gli studenti sospesi: BASTA DITTATURA WOKE!!!