Stop al reddito di cittadinanza annunciato via sms: assalto alla sede Inps a Napoli
Nel frattempo il Ministero del lavoro e delle politiche sociali lancia la sua campagna per chi ha necessità di un lavoro
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Per più di qualcuno sarà la fine di un autentico tormentone che per molti osservatori politici ed economici ha portato a episodi di malcostume. Per non parlare di truffe o altro.
Per altri sarà l'inizio forse di un incubo: tra chi in buona fede dovrà disperatamente trovarsi un lavoro per arrivare a fine mese e tra chi invece non avrà più modo di "arrotondare".
Fatto sta che dopo lo stop al reddito di cittadinanza arrivato nelle scorse ore attraverso un sms sul telefonino, a Napoli è montata la protesta.
Stop al reddito di cittadinanza, protesta all'Inps
Ecco allora che in questo fine settimana di fine luglio sono state centinaia le telefonate all'Inps e ai Comuni soprattutto della provincia di Napoli.
Nelle loro telefonate, i cittadini volevano avere chiarimenti in merito ai nuovi requisiti. E non sono mancati momenti di tensione, come alla sede Inps di via De Gasperi a Napoli dove due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all'ingresso.
Tanto che sul posto è dovuta intervenire una pattuglia della polizia.
Le proteste nei Comuni
Numerose poi le persone che si sono recate anche presso le sedi delle municipalità, a partire da quella di Scampia, una delle zone più critiche dell'hinterland napoletano.
La legge prevede infatti che i nuclei al quale verrà sospeso il reddito, dovranno essere presi in carico dai servizi sociali del Comune.
La comunicazione è arrivata in queste ore attraverso un sms a 169mila famiglie, oltre 35mila appunto in Campania.
Nella fattispecie, il messaggio annuncia la sospensione del sussidio biglietto da visita elettorale del Movimento 5 Stelle da agosto a nuclei nei quali non ci sono componenti disabili, minori o over 65 come prevede la nuova normativa.
Cosa dice l'sms e il "caso Napoli"
Il messaggio arrivato alle famiglie interessate è questo:
"Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali".
Come detto dei messaggi inviati, circa 37mila interessano la Campania e ancor più nello specifico circa 20mila la provincia di Napoli che, a quanto si apprende è quella con il maggior numero di sospensioni.
Lo spot del Ministero
Nel frattempo, oltre all'sms arrivato a centinaia di migliaia di famiglie che è diventato di fatto virale, sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche è sociali è stato pubblicato lo spot che caratterizzerà la campagna del Governo per "salutare" definitivamente il reddito di cittadinanza.
Uno strumento come detto cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, ma sempre osteggiato dal Centrodestra, in particolar da Fratelli d'Italia e (a corrente alternata) dalla Lega, mentre Forza Italia e l'ex premier Mario Draghi (ad esempio più bellicoso sul superbonus) hanno avuto sempre un atteggiamento molto "tiepido" e attendista.
E sul sito del ministero vengono anche spiegati gli obiettivi della campagna:
"Per supportare l'introduzione dei nuovi strumenti, che si pongono come un'evoluzione del Reddito di cittadinanza e mette in evidenza le nuove prospettive di attivazione del Paese che le misure intendono promuovere".