PIEMONTE

Stefano Tacconi torna a parlare dopo l'emorragia: "Non ricordo quasi niente, ho capito che sono stato tanto male"

Il figlio Andrea: "Vediamo uno spiraglio di luce dopo mesi devastanti".

Stefano Tacconi torna a parlare dopo l'emorragia: "Non ricordo quasi niente, ho capito che sono stato tanto male"
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"Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa è la coppa più importante": Stefano Tacconi torna a parlare per la prima volta dopo l'emorragia cerebrale che lo ha colpito lo scorso aprile. Ora va molto meglio. Voglio uscire dall’ospedale e tornare a casa presto", dice l'ex portiere al Secolo XIX.  

Sono queste le prime parole pronunciate dopo l'emorragia (causata dalla rottura di un aneurisma) che lo ha colpito nei mesi scorsi e che lo ha costretto a rimanere in ospedale, lontano dagli affetti.

La riabilitazione

Al momento Tacconi sta sta affrontando la riabilitazione nel Presidio Riabilitativo Teresio Borsalino di Alessandria, dopo essere stato ricoverato in seguito all'emorragia.

"Papà sta faticando molto ma fisicamente è ancora un ragazzino quindi se tutto va bene ci sono buone speranze di riaverlo a casa tra un paio di mesi. Vediamo uno spiraglio di luce dopo mesi devastanti, grazie a tutti per il supporto". ha fatto sapere due giorni fa il figlio, Andrea Tacconi, in un post su Facebook.

Sempre su Instagram il figlio Andrea aveva pubblicato un biglietto in cui Stefano Tacconi aveva scritto il nome dei suoi figli, della moglie Laura e le parole:

"Dai, fra poco insieme".

L'accaduto

L'ex portiere si era svegliato la mattina del 23 aprile con un forte mal di testa, ma nonostante questo si era messo in viaggio per prendere parte a un evento benefico ad Asti. Arrivato a destinazione, pochi istanti dopo, ha perso conoscenza e si è accasciato al suolo. Nel giro di qualche minuto sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che lo curato in quegli attimi devastanti e trasportato d'urgenza in ospedale. Qui è rimasto per circa 30 giorni in terapia intensiva.

Verso la metà del mese scorso, Tacconi ha lasciato il nosocomio per intraprendere il percorso di riabilitazione dove rimarrà per circa un mese e mezzo.

"Se tutto va bene, a fine agosto potrà essere dimesso e proseguire la riabilitazione a casa. Ora, piano piano, inizia a camminare e, con la logopedista, sta andando benissimo, anche per l’alimentazione", ha affermato il medico

 

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