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Sposi civili (in tutti i sensi): prima della cerimonia vanno a donare il sangue

Una tappa all'Ospedale Meyer di Firenze per donare il sangue e poi via, di corsa, in Palazzo Vecchio per pronunciare il fatidico sì

Sposi civili (in tutti i sensi): prima della cerimonia vanno a donare il sangue
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Donare il sangue è un grande atto di civiltà. Ci perdoneranno il gioco di parole, Giulia e Michele, che hanno reso il loro matrimonio civile... ancor più civile.

Una tappa all'Ospedale Meyer di Firenze per donare il sangue e poi via, di corsa, in Palazzo Vecchio per pronunciare il fatidico sì. È questa la scelta solidale dei due, una coppia di storici donatori del Centro trasfusionale dell’ospedale pediatrico fiorentino che, subito dopo il prelievo, è convolata a nozze con una cerimonia intima, ma molto emozionante nella Sala Rossa del Comune di Firenze.

La donazione nella sala addobbata "a nozze"

La giornata più importante di Giulia e Michele è cominciata molto presto, proprio al Meyer. Il Centro trasfusionale dell’ospedale era stato addobbato con fiori e palloncini e quando i promessi sposi si sono accomodati sul lettino sono stati accuditi da medici e infermieri.

Poi dritti in Comune del capoluogo toscano per il "sì".

Il matrimonio nel Comune di Firenze

Come riporta Prima Firenze, a pranzo, poi, era previsto un rinfresco nella Rsa dove è ospitata la mamma di Michele, impossibilitata a partecipare all’evento. A festeggiarli c’era anche Adriano Rossi, l’infaticabile presidente dell’Avis di Campi Bisenzio, l’uomo che nel 2010, li convinse a diventare donatori.

"Ormai – ricorda Giulia – sono quattordici anni che doniamo il sangue al Meyer e ci pareva bello che anche questo giorno per noi importante fosse contrassegnato da un gesto bello e generoso. E poi ci piace pensare che, ogni anno, il nostro anniversario, ci aiuterà a ricordare l’importanza del dono di questo materiale, essenziale per la vita di tanti bambini e adulti. E speriamo di convincere tante persone a fare altrettanto".

Un amico da ricordare

Gli occhi diventano lucidi quando i fidanzati ricordano Claudio, un altro storico donatore del Centro trasfusionale dell’Aou Meyer Irccs.

"La prima volta lo avevamo convinto noi a venire qui – spiegano – ma dopo che ebbe visto i bambini in ospedale, cominciò a essere un assiduo frequentatore del Centro. Rinunciava sempre alla colazione tradizionalmente offerta ai donatori per il piacere di regalare i biscotti ai piccoli di passaggio. Questa nostra decisione è anche per ricordare la sua generosità che ci manca tanto adesso che non c’è più".

Donazione prima del "Sì"

"Da sempre – spiega Adriano Rossi, presidente dell’Avis di Campi – la nostra associazione ha un legame speciale con il Meyer: il 97% dei nostri donatori dona il sangue per bambini e adolescenti dell’ospedale pediatrico".

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