Sostanze tossiche e pericolose per la salute nella polenta: i prodotti ritirati dal mercato
Richiamati due lotti di polenta istantanea: se li avete in casa vanno restituiti
Due sostanze tossiche e possibilmente pericolose contenute nella polenta. E scatta il richiamo da parte del produttore, rilanciato dal Ministero della Salute. L'ultima allerta alimentare riguarda la polenta istantanea.
Alcaloidi tropanici nella polenta: i prodotti ritirati
La ragione del richiamo per rischio chimico è la possibile presenza alcaloidi tropanici (atropina e scopolamina) sopra il livello massimo previsto nella polenta istantanea bio a marchio Iris.
Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 500 grammi, e i numeri di lotto di lotto a cui fare attenzione sono i seguenti:
- 121224 con termine minimo di conservazione (TMC) 12/12/2024
- 220325 termine minimo di conservazione (TMC) 22/03/2025.
La polenta è commercializzata dall’azienda Astra Bio S.r.l., con sede a Casteltidone, in provincia di Cremona, ed è prodotto da La Grande Ruota Sel nello stabilimento di via Cavalieri di Vittorio Veneto a Dello (Brescia) (marchio di identificazione 001_CR_149716_0).
Cosa fare se l'avete acquistata
Come sempre in questo caso il consiglio è di controllare il numero di lotto della polenta che avete acquistato (il richiamo riguarda soltanto quelli indicati, gli altri sono sicuri) e nel caso corrisponda recarsi al punto vendita per chiedere il rimborso o la sostituzione.
Cosa sono gli alcaloidi tropanici e i rischi
Il gruppo degli alcaloidi tropanici comprende oltre 200 composti diversi, che si trovano prevalentemente nelle famiglie delle solanaceae, convolvulaceae, erythroxylaceae, proteaceae e rhizophoraceae. Alcuni estratti vegetali contenenti alcaloidi tropanici vengono usati da secoli come medicamenti. Per quanto riguarda le derrate alimentari, le sostanze particolarmente indesiderate sono l'atropina e la scopolamina.
Già a basso dosaggio, gli alcaloidi tropanici hanno effetti sulla frequenza cardiaca e sul sistema nervoso centrale, causando sintomi come stordimento, mal di testa o nausea. Possono comportare disturbi nelle persone con problemi cardiocircolatori.
Gli alcaloidi tropanici possono finire nelle derrate alimentari contenenti cereali, e quindi nella catena alimentare, attraverso i semi delle piante che li contengono e che crescono nelle coltivazioni di cereali. Questo problema sorge in particolare nel miglio, nel sorgo e nel grano saraceno.