Sostanza proibita nell'integratore alimentare: i prodotti ritirati dal mercato
Richiamo per alcune confezioni di Leninerv. Il biossido di titanio è proibito dal 2022 in Europa
Una sostanza proibita dentro gli integratori alimentari, e scatta il richiamo da parte del Ministero della Salute. Il prodotto in questione è il Leninerv 600 dell’azienda Grünenthal.
Sostanza proibita nell'integratore alimentare
Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la presenza di biossido di titanio, un additivo alimentare (E171) che dal 2022 è vietato negli alimenti, negli integratori e nei mangimi in Unione Europea.
Le confezioni interessate sono da 20 compresse con il numero di lotto SG23001 e la data di scadenza gennaio 2026.
L'integratore richiamato è prodotto dall’azienda Sigmar Italia Spa per Grünenthal Italia Srl nello stabilimento di Almè, in provincia di Bergamo.
Cosa fare se lo avete acquistato
In via puramente cautelativa l’azienda raccomanda di non consumare l’integratore alimentare oggetto del richiamo (tutti gli altri lotti sono come sempre utilizzabili senza rischi). Se lo avete acquistato e i dati coincidono potete consegnarlo presso il punto vendita per richiedere il rimborso o la sostituzione.
A cosa serve Leninerv
Leninerv è un integratore alimentare indicato per svolgere un'efficace azione antiossidante, contrastare i radicali liberi e favorire il benessere delle cellule nervose.
Perché è vietato il biossido di titanio
Il biossido di titanio è vietato in Europa dal luglio 2022. Come aveva spiegato a suo tempo Stella Kyriakides, responsabile per la salute e la sicurezza alimentare, si trattava di un additivo alimentare non più considerato sicuro.
Qualche mese prima, infatti, la valutazione sulla sicurezza del biossido di titanio non aveva escluso possibili problemi di tossicità.
Di solito viene impiagato per accentuare la colorazione bianca e migliorare l’aspetto dei prodotti.