LE "PAGELLE"

Solo 13 Regioni promosse in tema cure essenziali dal Ministero della Salute

Il monitoraggio ha evidenziato un miglioramento sul fronte dell'assistenza ospedaliera ma resta critica la situazione riguardante la prevenzione e le cure territoriali

Solo 13 Regioni promosse in tema cure essenziali dal Ministero della Salute
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Nel 2023 solo 13 Regioni e Province Autonome sono state in grado di raggiungere la sufficienza in tutte le aree dell'assistenza sanitaria (prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera). Quattro sono state bocciate in due aree e altrettante in una sola area. Questo quanto emerso dal Monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza realizzato dal ministero della Salute e anticipato da Il Sole 24 Ore.

Bene l'assistenza ospedaliera, male la prevenzione

Nel complesso, il risultato del monitoraggio ha evidenziato un miglioramento sul fronte dell'assistenza ospedaliera ma resta critica la situazione riguardante la prevenzione e le cure territoriali. Facendo alcuni esempi, i pazienti ricevono interventi sempre migliori e tempestivi in ospedale ma ci sono ancora pecche sui vaccini, sui tempi di arrivo delle ambulanze o sugli screening.

La prevenzione fatica a risollevarsi dopo il crollo subito nel 2020 a causa della pandemia. Da segnalare poi come al momento non siano stati riscontrati benefici dalla riforma dell'assistenza territoriale. Resta infine una netta disparità tra i valori registrati nelle Regioni del Sud e nel Centro Nord, dove si trovano le regioni con i punteggi migliori ottenuti nel monitoraggio.

Le "pagelle" del Ministero della Salute

I risultati elaborati dal Ministero della Salute - che come detto riguardano il 2023 - sono calcolati attraverso il Nuovo sistema di garanzia (Nsg), il quale monitora qualità e quantità dei livelli essenziali di assistenza, ovvero quei servizi erogati in modo gratuito in Italia. Le "pagelle" - anticipate da Il Sole 24 Ore - hanno premiato 13 Regioni e Province Autonome, le quali hanno raggiunto la sufficienza - punteggio di 60 su 100 - nelle tre macro aree: ospedale, prevenzione e distretto.

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A superare l'esame sono state: Piemonte, Lombardia, Pa Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia e Sardegna. Come si evince, i risultati migliori arrivano dal Nord del Paese, in grado di attrarre anche pazienti da fuori la propria regione.  Tra le Regioni completamente adempienti, i punteggi medi più alti sono stati registrati da Veneto, Toscana, P.A. di Trento, Emilia Romagna e Piemonte.

Sono otto invece le Regioni che hanno incassato insufficienze, di cui quattro ne hanno ottenute ben due: la Valle d'Aosta, con l'unica insufficienza assoluta nell'area dell'assistenza ospedaliera e l'altra nel distretto; Calabria, Abruzzo e Sicilia sono insufficienti per prevenzione e distretto. La Pa Bolzano, Liguria e Molise invece peccano nella prevenzione mentre la Basilicata non arriva alla sufficienza nelle cure distrettuali. In coda alla classifica si piazzano dunque la Calabria, preceduta da Valle d'Aosta, Sicilia, Abruzzo e Basilicata.

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