Sigarette vietate a Milano, date le prime multe
Tirando le somme, dovrebbero essere intorno alla decina le multe attualmente comminate, soprattutto in zone centrali (e affollate) come Piazza Duomo, dove isolarsi risulta effettivamente complicato
"Qualche multa abbiamo iniziato a darla".
Il sindaco di Milano Beppe Sala, nelle scorse ore, intervistato da Rtl 120.5, ha raccontato come sta impattando sui cittadini la nuova norma, introdotta dall'inizio di gennaio 2025 nel capoluogo lombardo, che vieta il fumo di sigaretta nei luoghi pubblici (a meno che il fumatore non sia ben isolato e a 10 metri di distanza da altre persone).
A Milano le prime multe per chi fuma all'aperto
La misura, approvata nel Piano Aria e Clima del 2020 dal Consiglio Comunale, era già attiva in alcune zone della città, come fermate dei mezzi pubblici, parchi e strutture sportive ma ora è scattata per tutta la città. Adesso, i fumatori, prima di accendere una sigaretta, dovranno controllare di essere ben isolati da altre persone che si dovranno trovare ad almeno 10 metri di distanza da loro. Per i trasgressori sono previste multe dai 40 ai 240 euro.
Il divieto di fumo all’aperto è stato esteso a tutte le aree pubbliche: il Comune ha detto che il divieto include vie e strade.
Il sindaco Giuseppe Sala ha confermato che qualche contravvenzione ai fumatori fuorilegge è stata già comminata, nonostante l’amministrazione abbia sottolineato che si trattava soprattutto di "un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori".
"Sia chiaro: noi qualche multa la stiamo dando. E continueremo a farlo". Per poi aggiungere: "È soprattutto un fatto culturale. Sono contento che i medici si stiano schierando dalla nostra parte. Siamo pionieri in questa battaglia".
Nelle zone più centrali
Tirando le somme, dovrebbero essere intorno alla decina le multe attualmente comminate, soprattutto in zone centrali (e affollate) come Piazza Duomo, dove isolarsi risulta effettivamente complicato.
Il divieto riguarda esclusivamente i prodotti del tabacco non si applica perciò alle sigarette elettroniche che continueranno ad essere consentite.
Il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni
Secondo i dati dell'Arpa Lombardia, il fumo delle sigarette è responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili e il Piano Aria e Clima del Comune di Milano ha l'obiettivo di ridurre del 45% il livello di CO2 entro il 2030, anche grazie a nuovi divieti sulla circolazione che entreranno in vigore nei prossimi anni.
"Si tratta di un provvedimento che ha l'obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell'aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli", dicono dal Comune di Milano.
Salvini: "Esagerato"
Non tutti, però, concordano con l'iniziativa della giunta meneghina, il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, aveva commentato:
"Ho scoperto poche ore fa che il sindaco di Milano ha stabilito che non si fuma per strada e se si fuma bisogna avere almeno 10 metri di distanza dagli altri, io sono un ex fumatore, però tollerante, vietare il fumo anche per strada onestamente mi sembra esagerato".