misure estreme

Siccità: il Comune che vieta il secondo lavaggio dal parrucchiere

A Castenaso, nel Bolognese, curiosa ordinanza del sindaco, che dà anche consigli su doccia e lavaggio dei denti.

Siccità: il Comune che vieta il secondo lavaggio dal parrucchiere
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Di misure di contenimento e razionamento dell'acqua ne sentiamo parlare da settimane. E d'altronde la questione siccità si fa giorno dopo giorno più pesante. E c'è anche chi trova le soluzioni più "creative". A Castenaso, nel Bolognese, il sindaco ha vietato il secondo lavaggio dal parrucchiere.

Siccità: il Comune che vieta il secondo lavaggio dal parrucchiere

Un'ordinanza sicuramente originale, ma che dà un quadro eloquente della situazione sul fronte siccità, quella firmata nei giorni scorsi dal sindaco del Comune bolognese Carlo Gubellini.

Il perché è presto detto, ed è messo nero su bianco: un rubinetto lasciato aperto eroga in media 13 litri d'acqua al minuto. Troppi in un momento come quello in cui stiamo vivendo. Considerato anche il fatto che il Comune ha quasi 16.000 abitanti e una decina di parrucchieri.

 Le multe

L'ordinanza - come da prassi - prevede anche delle sanzioni per chi non ottempera alle regole: da 25 a 500 euro, con la possibilità di riduzione se pagata entro pochi giorni.

IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA

 Non solo i parrucchieri

Ma nell'ordinanza non sono comprese solo limitazioni per i parrucchieri. Tra le altre attività vietate ci sono gli utilizzi extra-domestici dell'acqua potabile dalle 8 alle 21 e il riempimento delle piscine (possibile solo previa accordo con il gestore degli acquedotti). Ma il Comune rilascia anche qualche consiglio per risparmiare acqua:

  •  usare in casa dispositivi per il risparmio idrico quali i frangigetto per i rubinetti;
  •  attrezzare i sistemi irrigui del verde con irrigazione a goccia e con sistemi temporizzati e sensori di umidità che evitano l'avvio dell'irrigazione quando non necessario;
  •  usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico;
  •  preferire per l'igiene personale l'uso della doccia, in alternativa alla vasca da bagno;
  •  non fare scorrere in modo continuo l'acqua durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba o la depilazione;
  •  utilizzare l'acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante;

Inoltre, il Municipio ricorda:

  • che gli accorgimenti sopra suggeriti comportano, oltre ad un sensibile e positivo impatto ambientale, anche un non trascurabile risparmio economico per gli utenti;
  • che un rubinetto lasciato aperto eroga mediamente 13 litri al minuto;
  • che il 40% dell'acqua potabile consumata nelle case viene utilizzata per i water e quindi si raccomanda di utilizzare il pulsante di scarico ridotto e si suggerisce a chi sta procedendo a lavori idraulici di installare i nuovi sistemi di scarico a quantità differenziata che consentono un notevole risparmio;
  • che per una doccia di 5 minuti sono necessari 60 litri di acqua, mentre per un bagno in vasca si può arrivare fino a 120 litri;
  • che i lavaggi a 30° in lavatrice e lavastoviglie consumano meno della metà dell'acqua rispetto a quelli a 90°;
  • che azionando gli elettrodomestici a pieno carico si risparmiano dagli 8.000 agli 11.000 litri all'anno;
  • che è possibile realizzare semplici sistemi di raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione di giardini e spazi verdi.
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