Da Prima Padova

Si può trapiantare un cuore senza mai fermarlo? Il primo intervento al mondo è avvenuto in Italia

Lo straordinario intervento all'ospedale di Padova, dove 40 anni fa avvenne il primo trapianto di cuore nel nostro Paese

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Un intervento straordinario, mai eseguito in tutto il mondo. Mercoledì 11 dicembre 2024 è stata e resterà una data storica per Padova, ma anche per tutta la medicina italiana: è stato infatti eseguito per la prima volta un trapianto di cuore a cuore battente.

Trapianto di cuore battente a Padova

Dal momento dell’espianto, avvenuto fuori regione, a quello del trapianto sul paziente, un uomo italiano di circa 60 anni, che sta bene e a breve sarà dimesso, il muscolo cardiaco è stato posizionato all’interno di un macchinario che ha permesso che continuasse a battere. Sino a quando - come racconta Prima Padova - l'equipe medica dell'Unità di Cardiochirurgia diretta dal professor Gino Gerosa, ha effettuato l'intervento.

 

Il professor Gino Gerosa e la sua equipe medica

Come sta il paziente

Il paziente che ha ricevuto il trapianto sta bene ed è già in dimissione, un segnale positivo dei successi di questa nuova tecnica che promette di migliorare significativamente i risultati del trapianto cardiaco. Questa innovazione elimina l'arresto controllato del cuore, prevenendo il danno da ischemia e riperfusione sia durante il prelievo che il trapianto, assicurando una ripresa più rapida della funzione cardiaca e migliorando la performance post-operatoria.

Guarda il servizio di Tv 7, televisione del gruppo Netweek:

Il professor Gerosa aveva già raggiunto un altro importante traguardo lo scorso 11 maggio 2024, quando aveva effettuato il primo trapianto in Italia da donatore a cuore fermo controllato.

Un altro passo avanti nella cardiochirurgia, che ricorda un’altra pietra miliare: il 14 novembre 1985, l’équipe del professor Vincenzo Gallucci, sempre all’Azienda di Padova, portò a termine con successo il primo trapianto di cuore in Italia.

Zaia: “Una nuova frontiera della medicina”

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto celebrare l’evento definendo questo traguardo come una "nuova frontiera della cardiochirurgia e della trapiantistica", sottolineando l’importanza di questa realizzazione non solo per la medicina, ma anche per il prestigio internazionale della sanità veneta.

"Gino Gerosa e la sua straordinaria equipe hanno varcato, primi nel mondo, una nuova frontiera della cardiochirurgia e della trapiantistica - scrive il Presidente Zaia - E’ stata scritta in Veneto una nuova pagina indelebile della storia internazionale di questa disciplina. Non ci sono più parole per esprimere la stima e la gratitudine al Professor Gerosa, a tutti i componenti della sua squadra, e all’Azienda Ospedale Università di Padova".

Il Governatore ha proseguito enfatizzando la capacità dei professionisti coinvolti di non fermarsi mai, spingendosi oltre i successi già raggiunti:

"Questi clinici eccezionali - prosegue il Governatore - hanno anche il grande pregio di non fermarsi mai, di non accontentarsi dei tanti risultati già raggiunti, ma di cercare sempre un passo in più ridare le vita a malati così gravi da avere la necessità di un trapianto di cuore. Questa è una notizia che farà il giro del mondo - conclude - anche come testimonianza del livello complessivo raggiunto dalla qualità della sanità nella nostra regione".

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