momenti di violenza

Sfrattate due famiglie con bambini, la Polizia sfonda un muro: tensione a Bologna

Salis: “Uno scandalo”. Clancy: “Serve un intervento del governo”

Sfrattate due famiglie con bambini, la Polizia sfonda un muro: tensione a Bologna

Momenti di alta tensione ieri mattina in via Michelino, a Bologna, dove due famiglie con bambini piccoli sono state sgomberate con l’intervento della Polizia.

Gli agenti, in assetto antisommossa, sono entrati sfondando prima la porta di un appartamento e poi persino il muro che lo separava da un’altra abitazione.

Sfrattate due famiglie con bambini, la Polizia sfonda un muro: tensione a Bologna
Il muro sfondato

La scena, ripresa in alcuni video circolati online, sta suscitando forti polemiche per la sproporzionata violenza impiegata durante l’operazione.

Il blitz e la protesta

Gli sfratti erano programmati da tempo: si trattava del settimo tentativo di esecuzione per una delle abitazioni. Quando l’ufficiale giudiziario è arrivato sul posto, oltre alle famiglie destinatarie del provvedimento erano presenti anche gli attivisti di Plat – Piattaforma di Lotta per l’Abitare, che chiedevano di sospendere l’intervento finché non fossero giunti gli assistenti sociali, per garantire una sistemazione temporanea ai nuclei coinvolti.

Secondo quanto riferito dai presenti, la richiesta non è stata accolta. A quel punto famiglie e attivisti si sono barricati dentro casa, mentre fuori una cinquantina di persone si era radunata per impedire lo sfratto.

Quando l’ordine è arrivato, gli agenti in tenuta antisommossa hanno forzato l’ingresso. All’interno c’erano due ragazze adolescenti e tre bambini, uno di appena dieci mesi e una con disabilità. Le famiglie, a cui era scaduto il contratto d’affitto, sostenevano di aver continuato a pagare il canone mentre cercavano un accordo per il rinnovo con la proprietà, una società immobiliare che, secondo gli attivisti, intende destinare gli alloggi ad affitti brevi per turisti, data la vicinanza con BolognaFiere.

Alla fine, la Polizia ha portato a termine lo sfratto, liberando gli appartamenti.

Feriti e accuse di eccesso di forza

Durante le cariche di alleggerimento fuori dall’edificio, un manifestante è stato colpito alla testa e ha iniziato a sanguinare. La Questura ha confermato l’episodio, specificando che “non ha richiesto il trasporto in ospedale” e che “non risultano feriti tra le forze dell’ordine”. In una nota, ha spiegato che “alcuni manifestanti hanno tentato di ostacolare le attività andando incontro ai reparti schierati”.

Paglia: “Immagini che non appartengono alla nostra storia”

Le immagini dello sgombero hanno suscitato indignazione anche nelle istituzioni locali. L’assessore regionale alle Politiche abitative, Giovanni Paglia, ha commentato:

“Immagini che colpiscono e non possono appartenere alla storia della nostra terra. La Regione Emilia-Romagna intende andare in tutt’altra direzione, attraverso il miglioramento dell’edilizia residenziale pubblica, il contributo straordinario per gli affitti, l’aumento dell’edilizia sociale e la legge sugli affitti brevi”.

Paglia ha poi aggiunto:

“Da troppi anni è assente nel nostro Paese una vera politica per l’abitare, mentre si promuovono rendite e ricerca del profitto senza limiti. Mettiamo in campo tutte le leve che la Regione e i Comuni possono utilizzare, in attesa di un rovesciamento del quadro nazionale”.

Clancy: “Crisi sociale, serve l’intervento del governo”

Anche la vicesindaca di Bologna con delega alla Casa, Emily Clancy, ha parlato di “crisi sociale” e ha chiesto al governo di intervenire in modo strutturale sulle politiche abitative.

“La situazione che si sta verificando in città è il segno di un’emergenza che non può essere lasciata sulle spalle dei Comuni”, ha dichiarato.

Le reazioni politiche: Salis e Cucchi attaccano il governo

L’europarlamentare Ilaria Salis ha diffuso sui social un video che mostra l’intervento della Polizia in via Michelino. “Questi sono gli effetti di politiche abitative criminali, che si ostinano ad anteporre le rendite e i profitti di pochi al diritto alla casa di tutte e tutti”, ha scritto.

Sulla stessa linea la senatrice Ilaria Cucchi, che ha definito l’episodio “il simbolo di un Paese che ha smarrito la misura del diritto”.

“Nell’Italia che la premier Meloni e la ministra Santanchè vogliono trasformare in una ‘superpotenza turistica’, sfratto è ormai sinonimo di blitz”, ha denunciato. “Per fare un hotel di lusso, i muri si possono fare a pezzi da un giorno all’altro. Come fosse un videogioco”.

Gli attivisti portano la porta sfondata in Comune

Dopo lo sgombero, gli attivisti di Plat si sono diretti a piedi verso piazza Maggiore, portando con sé la porta sfondata durante l’intervento della Polizia. Hanno fatto ingresso a Palazzo d’Accursio, sede del Comune, dove hanno protestato pacificamente chiedendo un incontro con l’amministrazione.

Sono stati ricevuti dalla vicesindaca Clancy, alla quale hanno ribadito la richiesta di un piano di emergenza abitativa e il blocco degli sfratti per le famiglie vulnerabili.

Un caso che apre una ferita

L’episodio di via Michelino ha riacceso il dibattito su affitti brevi, speculazione immobiliare e diritto alla casa. La palazzina interessata dallo sgombero, interamente di proprietà della stessa impresa, è già in parte utilizzata per locazioni turistiche di breve durata, particolarmente redditizie durante i grandi eventi fieristici.