Il rientro dalle vacanze è più di un semplice cambio di ritmo, è un passaggio emotivo profondo.
Dentro le valigie non ci sono solo ricordi e souvenir, ma nuove amicizie, emozioni intense e, per molti adolescenti, i primi amori, Tornare alla routine può generare nostalgia e la paura che quei legami non resistano alla distanza.
Settembre, il ritorno e la forza dei legami estivi
Il primo passo è riconoscere che le emozioni non sono una debolezza, ma una reazione naturale. Durante le connessioni significative, il cervello rilascia dopamina e ossitocina, ormoni che creano euforia e senso di appartenenza e al rientro, il loro calo spiega quella malinconia che molti provano.
Il mental coaching lavora per trasformare il distacco in crescita. Ogni relazione lascia una traccia emotiva che ci arricchisce, anche se non dura nel tempo e una domanda utile da porci è:
“Cosa ho scoperto di me grazie a questo incontro?”.
Spostare l’attenzione dal timore di perdere alla consapevolezza di ciò che resta dentro di noi rende l’esperienza preziosa. Per adolescenti e genitori è utile creare piccole azioni: scrivere ciò che si è vissuto, mantenere contatti realistici, creare rituali che tengano viva l’emozione.
Anche per gli amori estivi la chiave è nelle aspettative. Non tutti i legami devono durare per essere importanti, ma ogni storia può diventare un allenamento emotivo e un’occasione di crescita. Il distacco non è la fine, ma il ponte tra ciò che abbiamo vissuto e ciò che stiamo diventando.
Settembre non chiude le emozioni, le trasforma in parte di noi. La distanza fisica può cambiare la forma di un legame, ma non cancella l’impronta che lascia nel cuore.
Vassiliki Tziveli

Vassiliki Tziveli è giornalista e mental coach e cura una rubrica fissa su tutti i 51 settimanali del gruppo editoriale Netweek (più di 400mila copie settimanali in 4 regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria) oltre al nostro quotidiano online nazionale.