scena da film a livorno

Sessantenne senza patente al volante di un rottame senza portiera e finestrini

Una scena surreale si è parata davanti agli occhi di una pattuglia dei carabinieri: il veicolo verrà distrutto

Sessantenne senza patente al volante di un rottame senza portiera e finestrini
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Una donna della provincia di Livorno è stata multata per una raffica di infrazioni al codice della strada veramente singolari. I carabinieri che l’hanno fermata non credevano ai loro occhi, tanto era assurda la situazione, da pensare più ad uno scherzo che all’incoscienza di chi stava al volante.

Al volante di un rottame senza patente

In provincia di Livorno, a Portoferraio, i carabinieri hanno fermato una donna al volante di una macchina senza portiera, finestrino e specchietti retrovisori: senza patente. Come racconta Prima Livorno, la pattuglia stava facendo dei normali controlli e, percorrendo le strade cittadine, si è trovata di fronte all'assurdità della scena.

I militari, ovviamente, hanno subito fermato il mezzo condotto da una donna, residente in zona, pensando che peggio di così sarebbe stato impossibile fare. E invece sono rimasti sorpresi pure loro, la lista delle infrazioni ha continuato a salire. Dai primi controlli è risultato che il veicolo era stato sottoposto a fermo amministrativo, quindi non poteva assolutamente circolare, la revisione dell’auto era scaduta ed in più non era nemmeno assicurata. Ma non basta. Alla signora al volante, di 64 anni, era stata revocata la patente da tempo.

Infrazioni da record

Insomma una serie di infrazioni da record, che sono costate assai salate alla spericolata pilota. Messe tutte insieme le varie multe ne è uscito fuori un verbale complessivo da oltre 6500 euro, di certo molto di più del valore dell’auto sulla quale viaggiava la donna.

Inoltre la 64enne non potrà più essere un “pericolo vagante” - o quanto meno non potrà più esserlo con la sua auto - in quanto stavolta non è scattato il fermo amministrativo e basta. Il veicolo le è stata confiscata e sarà distrutto.

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