Le donne sono "biologicamente pacifiste": se fossero di più al comando, avremmo meno guerre
A dirlo le ricercatrici di Women's Brain Project (Wbp), organizzazione fondata dalle italiane Antonella Santuccione Chadha e Maria Teresa Ferretti.
Per un mondo migliore è necessario fare spazio alle donne: finalmente leader in posizioni di comando. E oltre alle molte buone ragioni che si possono trovare per intraprendere questo radicale cambio di marcia, ve n'è una anche di carattere biologico: le donne sono tendenti al pacifismo, in linea generale, rispetto ai maschi.
Donne leader: sono biologicamente pacifiste
Antonella Santuccione Chadha, medico, patologo clinico, esperta di neuroscienze e delle malattie del cervello, e Maria Teresa Ferretti, laurea in Chimica e Tecnologie farmaceutiche, esperta di Alzheimer e medicina di genere, sono le fondatrici di Women's Brain Project (Wbp). Ed è proprio dal loro portale che è stata rilanciata la riflessione:
"Dovrebbero esserci più donne al comando, perché avere quote rosa più consistenti nei posti di potere potrebbe facilitare un cambiamento collettivo che porta a meno conflitti e guerre".
La pubblicazione, firmata da Shahnaz Radjy, prende spunto da quello che sta succedendo in Ucraina:
"Le donne sono cablate in maniera diversa rispetto agli uomini, fin nel funzionamento del loro cervello. E ciò ha implicazioni sugli stili di leadership che i due sessi interpretano e anche sulla probabilità di degenerazione delle situazioni in conflitti e guerre".
Differenze biologiche
Possiamo quindi tradurre che se le donne fossero di più nelle posizioni che contano potrebbero esprimere questa loro dote di empatia senza essere costrette ad adottare uno stile più maschile di governare, e spingere così il mondo verso una direzione di pace.
Secondo le analisi delle scienziate il gentil sesso sperimenta l'empatia in modo molto più viscerale, poiché il loro cervello non si limita a registrarla, ma imita il dolore che vedono, facendoglielo sentire più delle loro controparti maschili che lo elaborano in modo diverso.
In situazioni di stress, l'empatia delle donne aumenta, accrescendo la loro capacità di comprendere la prospettiva dell'altro e facilitando così un approccio collaborativo. Le donne sono inoltre predisposte a produrre ossitocina, anche noto come 'l'ormone dell'amore', che alimenta azioni specifiche, sia nei confronti dei propri figli che come comportamento innescato o appreso". Ecco perché, a detta delle scienziate, dovrebbero esserci più donne al comando e non ne bastano poche e sparse nel mondo.
"Al Women's Brain Project (WBP), crediamo fermamente che il patriarcato non sia più un'opzione. È tempo di uguaglianza, diversità nella leadership in base alla quale le donne leader, abilitate dalle loro coetanee, possono lavorare con controparti di altri sessi e generi per soluzioni ottimali che bilanciano le tendenze estreme e più violente".