situazione ancora critica

Seconda giornata di negoziati Russia-Ucraina: intesa sul cessate il fuoco. Ma Putin avverte: "Il peggio deve ancora venire"

Mosca non fa passi indietro. E la telefonata con Macron rivela scenari inquietanti. Zelensky: "Parliamoci tra noi, è l'unico modo per fermare la guerra".

Seconda giornata di negoziati Russia-Ucraina: intesa sul cessate il fuoco. Ma Putin avverte: "Il peggio deve ancora venire"
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Corridoi umanitari per permettere ai civili di lasciare l'Ucraina e ipotesi di cessate il fuoco, anche solo temporanea, per permettere l'evacuazione del Paese. Sono i temi che sono stati affrontati nel pomeriggio di giovedì 3 marzo 2022, durante la seconda giornata di negoziati tra Russia e Ucraina. E alla fine è arrivata l'intesa sul cessate il fuoco temporaneo. Ma la situazione resta tesa, anzi tesissima.

Negoziati Russia-Ucraina: cosa succede

Con ritardo rispetto alle previsioni si è tenuta oggi, giovedì 3 marzo 2022, la seconda giornata di negoziati tra Russia e Ucraina. Le due delegazioni si sono riunite nei pressi di Brest, in Bielorussia vicino al confine con la Polonia.

Alla vigilia dell'incontro il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov era stato piuttosto scarno: "Una soluzione si troverà". Ma appare difficile pensare a un passo indietro di Mosca, che da giorni ripete le sue condizioni: smilitarizzazione e neutralità dell'Ucraina. E su questo Putin sembra non  voler fare passi indietro.

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I corridoi umanitari e il cessate il fuoco

Secondo le prime indiscrezioni si è arrivati a un'intesa per un cessate il fuoco temporaneo, che permetta quantomeno ai civili di lasciare le città sotto assedio. L’agenzia russa Ria Novosti conferma che i due Paesi organizzeranno canali di comunicazione speciali per l’interazione durante l’evacuazione dei civili.

I due Paesi si sono già dati appuntamento per un terzo incontro.

Le telefonate di Macron

Come in occasione del primo incontro, particolarmente intensa era stata l'attività telefonica del presidente francese Emmanuel Macron, che ha contattato in mattinata prima Vladimir Putin poi Volodymir Zelensky.

Lo scenario tracciato dal presidente transalpino è tutt'altro che incoraggiante:

"Putin vuole tutta l'Ucraina e ha annunciato la volontà di andare avanti con l'operazione. Il peggio deve ancora venire".

Secondo quanto ha riferito l'Eliseo, lo "zar" vuole il controllo totale sull'Ucraina, non importa se con mezzi militari o diplomatici.  E il suo piano non cambia: non vuole "un'anti-Russia   creata dall'Occidente che ci minaccia, anche con armi nucleari". Come testimonia anche un filmato distribuito in questi giorni nelle scuole, il nemico non è dunque Kiev, ma gli Stati Uniti e l'Europa.

Zelensky chiede un colloquio con Putin

Intanto il presidente ucraino Zelensky ha annunciato di voler parlare direttamente con Putin. Nel corso di una conferenza stampa a Kiev ha definito il confronto diretto con il suo omologo russo l'unico modo per fermare la guerra, aggiungendo anche che per l'Ucraina è importante l'istituzione di una no fly zone.

 

I russi pronti a sbarcare a Odessa

Mentre le diplomazie sono al lavoro, non si ferma la guerra sul campo. Secondo l'intelligence Usa i russi si starebbero dirigendo verso Odessa e le navi sarebbero pronte a sbarcare al porto per lanciare l'attacco via mare.   Le autorità locali avrebbero già invitato i cittadini a recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco.

Proprio al largo di Odessa è colato a picco un cargo estone, Helt, dopo un’esplosione: ci sarebbero quattro dispersi, ma la dinamica è ancora tutta da chiarire.

Bombardate due scuole: nove morti

Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord di Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. Almeno nove persone sono rimaste uccise, i feriti sono quattro. Il Kyiv Independent riferisce che c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale nella zona.

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