La rivalsa dopo la gogna mediatica

Scoprì che il Piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006: riabilitato l'esperto

L'ex Oms Francesco Zambon torna al lavoro nell'Ulss2 Marca Trevigiana dopo che il suo libro "Pesce Piccolo" aveva creato scalpore sulle modalità di gestione delle pandemie nel nostro Paese.

Scoprì che il Piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006: riabilitato l'esperto
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Il suo rapporto, dopo l'esplosione della pandemia mondiale da Covid-19, aveva messo alla luce una verità scomoda per il nostro Paese: il Piano pandemico italiano non era pronto ad affrontare l'escalation del nuovo virus perché non veniva aggiornato da ben 14 anni. L'ultima versione del 2006, ripresa in mano nel 2017, era passata per "aggiornamento" quando in realtà era stata solo frutto di un banale copia e incolla del precedente. La relazione dell'Oms Francesco Zambon, quindi, aveva creato un gran polverone mediatico sulla questione in un Paese che, in quel momento, si doveva avvicendare con la gestione di una pandemia inaspettata. Il dottor Zambon fu costretto così a dimettersi nel marzo 2021, ma in un suo libro ha voluto raccontare la sua verità sulla vicenda. Ora che la situazione pandemica è giunta ad uno stato di maggiore gestibilità, l'esperto trevigiano è stato riabilitato nell'Ulss 2 Marca Trevigiana.

Scoprì che il Piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006

La rivalsa dopo la gogna mediatica. Come raccontato da Prima Treviso, il dottor Francesco Zambon, ex Oms di Venezia, è stato riabilito al lavoro nell'Ulss 2 Marca Trevigiana dopo lo scalpore mediatico che aveva generato la sua relazione sul Piano pandemico italiano nei giorni più difficili della pandemia da Covid-19.

La sua vicenda è particolarmente nota: nel 2008 Zambon aveva iniziato a lavorare per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, prima a Mosca e poi a Venezia, dove aveva un ruolo di coordinamento per la risposta al Covid-19. Proprio nel febbraio 2020 l'incarico di sovrintendere alla raccolta di tutte le informazioni sul nuovo virus in Italia, per capire cosa stesse accadendo nel nostro Paese.

Da qui il famoso rapporto, prima approvato dai vertici dell'Oms ma poi subito ritirato per presunte "inesattezze". In realtà, come poi emerso, la relazione dell'esperto trevigiano aveva messo in luce una verità scomoda: il piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006. E quello che, nel 2017, era passato per "aggiornamento" era in realtà un banale e maldestro "copia e incolla" del precedente. Una situazione quindi che rendeva l'Italia ancor più impreparata a fronteggiare l'emergenza Covid, specialmente nella prima tragica ondata.

Alla fine, dopo il clamore anche mediatico della vicenda, il dottor Zambon fu costretto a dimettersi nel marzo 2021. In un libro ha poi raccontato la sua verità sulla vicenda.

Tornerà al lavoro nell'Ulss2

Dopo il clamore suscitato dalla sua vicenda professionale, legata all'indagine sull'inadeguatezza del Piano pandemico italiano da lui stesso denunciata, il "Pesce Piccolo" (titolo del suo libro sull'argomento), ovvero Francesco Zambon, torna al lavoro nell'Ulss2 Marca Trevigiana.

Un nuovo incarico (dirigenziale) per l'esperto trevigiano, ex Oms a Venezia, ufficio da cui si era dovuto dimettere proprio per le polemiche sollevate dalla sua denuncia. Zambon ora affiancherà, come confermato dal direttore generale Francesco Benazzi, il direttore sanitario Stefano Formentini nella gestione del piano pandemico 2021-2023. Il suo nuovo incarico nell'Ulss2 è stato "benedetto" anche dal presidente della Regione, Luca Zaia.

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