un'altra giornata di agitazione

Sciopero aerei Ryanair, Volotea e easyJet 25 giugno: i voli a rischio

Braccia incrociate in Italia, Spagna, Portogallo, Belgio e Francia.

Sciopero aerei Ryanair, Volotea e easyJet  25 giugno: i voli a rischio
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Sabato 25 giugno 2022 sarà una giornata  problematica per chi vola: piloti e assistenti di volo delle compagnie Ryanair, easyJet e Volotea hanno proclamato un’altra giornata di astensione dal lavoro. Motivo del contendere: le condizioni di lavoro e gli stipendi.

Sciopero aerei   25 giugno: i voli a rischio

Inizialmente lo sciopero riguardava solo Ryanair, con i  sindacati di cinque Paesi europei uniti nella mobilitazione contro la più grande compagnia aerea low cost del Vecchio Continente: agitazioni erano state annunciate in Spagna, Italia, Francia, Portogallo e Belgio. 

Si tratta del secondo sciopero aereo in poche settimane. In Italia lo scorso 8 giugno 2022 i dipendenti di varie compagnie - insieme ai lavoratori Enav di Milano - hanno incrociato le braccia, arrivando fino a punte di adesione del 90% del personale. Ma la "battaglia" non è finita, come hanno annunciato Filt Cgil e Uiltrasporti

"Sabato 25 giugno nuovo sciopero, questa volta di 24 ore, di piloti e assistenti di volo della compagnia aerea Ryanair, Malta Air e della società CrewLink  visto il perdurare dell’impossibilità di avviare un confronto dedicato alle problematiche che da mesi affliggono il personale navigante anche dopo lo sciopero dell’8 giugno".

A loro si sono poi aggiunti anche i dipendenti delle altre compagnie low cost. In questi due casi l’agitazione è stata indetta dalla sola Uil trasporti.

Le motivazioni

Alla base della protesta del 25 giugno  una mobilitazione coordinata a livello europeo "per chiedere finalmente contratti di lavoro dignitosi, che garantiscano condizioni adeguate e stipendi almeno in linea ai minimi salariali previsti dal contratto nazionale del trasporto aereo del nostro Paese".

Come avvenuto una settimana fa, però, non saranno tutte le sigle sindacali a fermarsi:  la Fit Cisl infatti con Ryanair ha firmato contratti e accordi per il prolungamento del Contingent agreement che ha permesso (riducendo i salari) di evitare licenziamenti durante la fase più acuta della pandemia Covid.

Lo sciopero potrebbe peraltro in futuro estendersi anche ad altri Paesi Europei: Germania e Regno Unito al momento non hanno formalizzato una data, ma potrebbero organizzare proteste nel prossimo futuro.

Ryanair ha replicato con una nota:

“Le sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del 25 giugno, non hanno iscritti tra i nostri equipaggi e per questo motivo non sono riconosciute da Ryanair. Le stesse sigle hanno proclamato lo sciopero dello scorso 8 giugno presso le nostre basi italiane ma l’agitazione non ha avuto alcun seguito ne adesione da parte degli equipaggi Ryanair.

Ryanair riconosce in Italia 3 sindacati principali e rappresentativi (FIT CISL, ANPAC e ANPAV) con i quali ha negoziato i Contratti di Lavoro Collettivi per i propri equipaggi italiani”.

 

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