Schianto Air India: un solo (miracolato) superstite. Le ipotesi dietro la tragedia e i posti "più sicuri"
Da guasti meccanici a errori umani, fino alle segnalazioni interne su difetti strutturali: tutte le piste aperte sull’incidente che ha visto sopravvivere un solo passeggero su 242 a bordo di un Boeing 787-8

Un Boeing 787-8 Dreamliner operato da Air India, partito da Ahmedabad e diretto verso Londra, si è schiantato ieri, 12 giugno 2025, pochi minuti dopo il decollo, provocando la morte di 241 delle 242 persone a bordo.
Un solo passeggero è miracolosamente sopravvissuto: si tratta di Vishwash Kumar Ramesh, cittadino britannico di 40 anni, originario dell’India e residente nella capitale britannica. Era seduto al posto 11A, nella sezione centrale del velivolo, una posizione considerata "intermedia" tra le zone statisticamente più sicure e quelle più esposte.

Questo è il primo incidente mortale che coinvolge un aereo della famiglia Boeing 787 dalla sua introduzione nel 2011. Indagini in corso: le ipotesi dietro la tragedia.
Indagini in corso: la complessità della ricostruzione
Le autorità indiane, affiancate da esperti del NTSB (National Transportation Safety Board) e della FAA (Federal Aviation Administration), hanno avviato un’indagine tecnica articolata. Un lavoro meticoloso che si basa sull’analisi delle scatole nere, dei dati radar e dei rottami del velivolo. Il compito è nelle mani di ingegneri aeronautici e analisti forensi altamente specializzati, che cercheranno di ricostruire ogni fase del decollo e della successiva perdita di controllo.

Ipotesi sul tavolo: tecnologie, errori, guasti e anomalie
Sono emerse varie ipotesi sulle possibili cause. Fra le piste seguite (e più plausibili):
- Problemi ai flap: uno dei primi scenari ipotizza una mancata o incompleta estensione dei flap, le superfici mobili che aumentano la portanza durante il decollo. In assenza di una sufficiente spinta verticale, l’aereo potrebbe non aver raggiunto la stabilità necessaria per salire. Tuttavia, il sofisticato sistema di allerta del Dreamliner e l’elevato livello di automazione rendono improbabile che un errore del genere sia passato inosservato all’equipaggio.
- Carrello non retratto: dai primi rilievi risulta che il carrello fosse ancora esteso dopo il decollo. Questo potrebbe indicare che i piloti erano già impegnati a gestire un’anomalia grave, al punto da interrompere le normali procedure post-decollo.
- Errore nelle velocità critiche: un altro punto chiave è il momento in cui il comandante deve decidere se abortire il decollo o proseguire, basandosi sulla cosiddetta V1 speed. Se il sistema che rileva la velocità dell’aereo fosse stato malfunzionante, potrebbe aver indotto l’equipaggio a una scelta errata in un momento cruciale.
- Bird strike o perdita di potenza?: alcuni testimoni parlano di un forte boato poco dopo il distacco da terra, suggerendo un possibile impatto con uccelli o un malfunzionamento del motore. Tuttavia, le immagini disponibili non mostrano tracce evidenti di incendio o esplosione, e un Dreamliner può comunque proseguire il decollo anche con un solo motore funzionante.
🚨BREAKING🚨 Audio between the pilot of Air India flight 171 and tower control was released. pic.twitter.com/9bZaj0BQ8b
— David Santa Carla 🦇 (@TheOnlyDSC) June 12, 2025
Il superstite e i "posti sicuri"
Ogni tragedia aerea riporta alla ribalta la domanda su quali siano i posti più sicuri in aereo. Secondo analisi statistiche, chi è seduto nella parte posteriore del velivolo ha mediamente una maggiore probabilità di sopravvivenza. I dati indicano un tasso di mortalità del 32% in coda rispetto al 44% nei sedili anteriori. Anche i posti centrali – in particolare quelli lontani da finestrini e corridoi – sono spesso considerati più protetti.

Nel caso del volo AI 171, tuttavia, la dinamica dell’incidente ha contraddetto queste tendenze: l’unico superstite era seduto in una posizione avanzata, vicino alla business class. Un'anomalia che dimostra quanto siano molteplici e imprevedibili i fattori in gioco in un impatto di questo tipo: struttura dell’urto, angolo di caduta, resistenza dei materiali, presenza di incendi, esplosioni secondarie, e molto altro.
Many on social media claimed that lone survivor Vishwash Kumar Ramesh seated on 11A jumped from the emergency exit to escape. Here is his video byte debunking those claims. pic.twitter.com/Fyj6OhOfcP https://t.co/suNIjXVxEJ
— Mohammed Zubair (@zoo_bear) June 13, 2025
Intanto, il nome di Vishwash Kumar Ramesh resta legato a un destino eccezionale, seppur tragico: quello dell’unico sopravvissuto in un mare di vite spezzate. Al personale medico pare sia riuscito a dire di essersi recato in India assieme al fratello e di aver visitato la famiglia per alcuni giorni. “Mio fratello viaggiava con me e ora non riesco più a trovarlo. Vi prego, aiutatemi a trovarlo” ha dichiarato.
Parlando dello schianto, avrebbe aggiunto: “Avevo solo cadaveri intorno a me. Ero spaventato. Mi sono alzato e sono corso via. C'erano pezzi dell'aereo ovunque. Qualcuno mi ha afferrato. Mi hanno messo in un'ambulanza e mi hanno portato in ospedale”.