Scappano senza pagare il conto con la scusa di una sigaretta, ma il titolare ha la targa dell'auto: "Saldate o vi denuncio"
Succede in un ristorante di Ciriè, in provincia di Torino: si sono creduti furbi, ma le videocamere li hanno incastrati
Si sono trattati bene: antipasto di pesce, tagliolini ai ricci di mare e una bottiglia di vino. Avevano ordinato anche il dolce e, nell’attesa, giusto il tempo di andare fuori per fumare una sigaretta, hanno pensato bene di scappare, senza saldare il conto. Non hanno però fatto i conti con le videocamere di sorveglianza che li hanno immortalati…targa dell’auto compresa. Il proprietario del locale lancia dunque un ultimatum: venite a pagare quanto dovuto, in alternativa scatta la denuncia.
Scappano senza pagare la cena con la scusa della sigaretta
E’ successo al ristorante “Il Rigoletto”, a Ciriè, in provincia di Torino, nella serata di sabato 4 novembre 2023. Lei bionda e tatuata, lui brizzolato: avevano ordinato pure il dolce per poi darsi alla fuga senza pagare, con la scusa di uscire a fumare una sigaretta.
"Una coppia come tante sulla quarantina di anni – racconta il titolare del prestigioso ristorante ciriacese Santino Velardo – Lei ha i capelli biondi con un tatuaggio sulla mano a forma di ragno e lui, un povero sfigato brizzolato che è uscito con la scusa di andare a fumare, raggiunto qualche minuto dopo da lei. Avevano ordinato il dolce, dalla cucina abbiamo atteso il rientro in sala ma ci siamo accorti che per fumare una sigaretta i minuti stavano diventando un po' troppi e così siamo usciti a vedere e non c’era più nessuno! Se la sono data a gambe levate lasciando un conto da pagare di 140 euro! Ho aspettato qualche giorno prima di comunicare pubblicamente il fatto. Magari si sono dimenticati di pagare...".
Come racconta Prima il Canavese, i furbacchioni si sono pure trattati bene. Antipasto di pesce tanto per iniziare, poi due bei piatti di tagliolini al granchio e, una bottiglia di vino per accompagnare la sontuosa e raffinata cena. Un colpo andato a segno… almeno quello che speravano loro. Ma non hanno fatto i conti con le telecamere esterne che hanno ripreso tutta la scena della loro fuga, targa dell’auto compresa.
Le telecamere hanno ripreso l'auto in fuga con tanto di targa
“La macchina era posizionata davanti alla tabaccheria che sta a lato del mio ristorante – prosegue Velardo – Era a luci spente e lui era già in auto motore acceso per scappare in tutta fretta, fari spenti, non appena è salita in auto lei. Io ho atteso prima di sporgere denuncia, ma ora procederò a farla perché sono in possesso della targa dell’auto rilevata dai sistemi di videosorveglianza. E’ per questo che invito i due furbastri a venire a pagare il conto e la faccenda si chiude lì”.
Episodi del genere si sono già ripetuti in altri ristoranti ed è per questo che Santino Velardo lancia l’appello.
“La scusa dell’andare a fumare fuori è purtroppo un ottima via di fuga – conclude il ristoratore ciriacese – Noi non siamo tutelati, perché non abbiamo per la maggior parte di noi spazi idonei e chiusi dove poter far fumare i clienti. Stiamo sulla buona fiducia quando escono, purtroppo non tutti sono onesti. Quello che consiglio a chi compie questi vili gesti ai danni di noi ristoratori che lavoriamo è di guardarsi bene intorno prima di fare i furbi perché potreste essere ripresi dalle telecamere come è successo in questo caso”.
Tanti casi similari
Questo "trucco" è assai diffuso. Vi sono stati, però, dei casi in cui dal pessimo gesto ne è uscito qualcosa di positivo.
Una goliardata giovanile, in stile "I laureati". Quattro amici entrano in un bar, consumano qualche bicchiere di vino e poi scappano senza pagare. Pochi euro, per la verità, ma evidentemente uno dei protagonisti non ha mai del tutto metabolizzato quella vicenda e ancora oggi, a 15 anni di distanza, si sentiva in colpa. E così ha riparato, inviando una lettera e i soldi per pagare quei calici. La storia, accaduto a Trento, merita di essere citata.
Che dire poi di quel padre che, l'estate appena trascorsa, è diventato una sorta di eroe nazionale. A Malta, un gruppo di ragazzi italiani, tutti giovanissimi, è fuggito da un ristorante senza pagare. Il papà di uno di loro ha riconosciuto il figlio nelle immagini diffuse sui social del locale ed è intervenuto non soltanto a saldare i cento euro dovuti, ma per porgere le proprie scuse ai ristoratori maltesi offrendo inoltre la possibilità di far lavorare il ragazzo gratis, presso il loro esercizio, l’estate successiva.
Rimanendo sempre fra i casi più clamorosi consumatisi nell'estate 2023, che dire del gruppo di italiani che ha ben pensato di scappare da un ristorante albanese senza pagare il conto?
Se lo ricordano in molti...perché a saldare è stata nientemeno che la premier Giorgia Meloni che si trovava proprio nel Paese, in compagnia del premier Edil Rama:
"Sui media albanesi e su TikTok non si parlava d’altro che di un gruppo di italiani scappati da un ristorante a Berat senza pagare. Il proprietario ha minimizzato. Quando l’ho raccontato a Giorgia, tutti ridevano. Lei ha fatto il muso e ha ordinato all’ambasciatore: “Vada a pagare il conto di questi imbecilli, per favore, e faccia un comunicato! L’Italia non può perdere il rispetto così'", è stato il primo ministro albanese a raccontare l'intervento di Meloni.