Ha rischiato grosso

Sarta ingoia uno spillo di 4 centimetri che le si conficca nel polmone: salvata in ospedale

La donna, una 59enne di Viadana (Mantova) è stata operata d'urgenza a Parma

Sarta ingoia uno spillo di 4 centimetri che le si conficca nel polmone: salvata in ospedale
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Chissà quante volte lo ha fatto (e lo fa chiunque si mette a cucire): tenere uno spillo in bocca mentre si cuce è un gesto diffusissimo, per maggiore comodità di operare. Ma in questo caso poteva essere davvero fatale. Perché una sarta di 59 anni di Viadana, in provincia di Mantova, mentre stava cucendo una tenda, ha inalato involontariamente lo spillo lungo quattro centimetri, che le si è conficcato in un polmone. Ed è stato necessario un delicatissimo intervento per salvarla ed evitare conseguenze drammatiche.

Sarta ingoia uno spillo di 4 centimetri mentre cuce

Sono le 14 del pomeriggio di sabato 8 luglio 2023 quando all'ospedale Maggiore di Parma arriva la richiesta di intervenire in urgenza: una sarta di 59 anni, residente a Viadana ha involontariamente inalato uno spillo che teneva tra le labbra mentre imbastiva una tenda.

Dopo aver analizzato i risultati delle radiografie e della Tac, l'équipe di pneumologi interventisti, guidata dalla cremonese Maria Majori, si è occupata del caso.

 

La dottoressa Maria Majori

L'intervento si è presentato subito complesso a causa della posizione dell'oggetto nel lobo inferiore destro del polmone, che si trovava troppo in profondità per poter essere raggiunto tramite strumenti endoscopici rigidi. Inoltre, lo spillo, lungo 4 centimetri, rigido e con una punta acuminata, poteva causare problemi durante l'estrazione, causando la lacerazione dei tessuti o dei vasi sanguigni circostanti. Un'eventualità che avrebbe complicato decisamente l'intera situazione.

Per questo motivo è stata richiesta l'assistenza dei colleghi del 1° reparto di Anestesia e Rianimazione, guidato da Sandra Rossi, e dei colleghi della Chirurgia Toracica, guidata da Paolo Carbognani. La loro presenza durante l'intervento era fondamentale per essere pronti a intervenire, se necessario, con la chirurgia tradizionale nel caso in cui l'estrazione endoscopica non fosse stata possibile.

Operazione riuscita

E invece alla fine è filato tutto liscio.

“L’intervento avviene lo stesso sabato pomeriggio, a qualche ora dalla chiamata, presso il Comparto operatorio del Dipartimento Testa-collo, diretto da Enrico Pasanisi totalmente per via endoscopica con broncoscopio rigido e pinza da corpo estraneo – spiega Maria Majori, direttore della Pneumologia ed Endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma che ha effettuato l’estrazione – pienamente soddisfatta dell’esito dell’intero intervento”.

Il successo dell'operazione è stato possibile grazie al prezioso lavoro di squadra, composto, oltre che da Maria Majori, da altri professionisti come Matteo Pagani (pneumologo), Marco Di Lecce ed Emanuele Sani (anestesisti), Luca Musini e Federico Illica (chirurghi toracici), Francesca Bertozzi (strumentista dell'endoscopia toracica) e Costanza Dodi (infermiera del Comparto Operatorio).

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