MEMORIA CONDIVISA

Sant'Anna di Stazzema, Mattarella: "Eccidio pungolo per respingere la violenza"

Nell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema il 12 agosto 1944 persero la vita 560 persone. La cerimonia in piazza della chiesa

Sant'Anna di Stazzema, Mattarella: "Eccidio pungolo per respingere la violenza"
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Si è ricordato oggi, martedì 12 agosto, l’orrore dell’eccidio compiuto dalle SS il 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema (Lucca), una delle stragi più sanguinose della Seconda guerra mondiale, in cui persero la vita 560 persone – donne, anziani, sfollati, bambini – uccisi senza pietà e in molti casi bruciati insieme alle loro case.

Mattarella: "Memoria tiene unite generazioni"

Nel suo messaggio ufficiale, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito Sant’Anna “un luogo di martirio e un sacrario civile” da cui la Repubblica trae “una delle sue più profonde radici”. Il Capo dello Stato ha ricordato come “dall’abisso del dolore e della sofferenza la comunità di Stazzema e l’Italia intera abbiano trovato la forza per riscattare la disumanità degli oppressori” e ha ammonito:

La memoria è la condizione che tiene unite le generazioni… perché violenza, odio e volontà di dominio non abbiano a prevalere”.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Mattarella ha legato il ricordo dell’eccidio alle sfide del presente:

“Oggi le guerre tornano a gettare le loro ombre spettrali… L’eccidio di Stazzema rappresenta un pungolo per respingere la violenza dell’uomo contro l’uomo e costruire convivenza e rispetto del diritto fra eguali”.

Autorità e memoria condivisa

Alla cerimonia, iniziata alle 9 in piazza della chiesa con il ritrovo delle autorità e la deposizione delle corone, hanno preso parte il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna Umberto Mancini, la sindaca di Genova Silvia Salis – incaricata dell’orazione ufficiale – e il Ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati.

Un momento della cerimonia a Sant'Anna di Stazzema

"L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è uno dei crimini più atroci compiuti dal nazifascismo in Italia. Sant'Anna ci ricorda come la guerra, l'odio e l'intolleranza possano spingere l'essere umano a perdere ogni senso di umanità e compassione. Rendere onore alle vittime di quella strage significa rinnovare il nostro impegno per la pace, la libertà e la dignità della persona, contro ogni forma di negazionismo, fanatismo e smarrimento morale", ha dichiarato Casellati.

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, in un comunicato stampa, ha sottolineato che “solo una memoria storica condivisa permette di creare le condizioni affinché orrori e atrocità non si ripetano”.

Sant’Anna, ferita indelebile della storia italiana, si conferma oggi luogo di memoria viva e di impegno civile, dove il ricordo delle vittime diventa monito e responsabilità per il futuro.