aggiornamento dei lea

Salute femminile, Mattarella: "Ancora forti diseguaglianze, accelerare sulla medicina genere"

In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, istituzioni e medici rilanciano l’impegno per una medicina più equa, inclusiva e attenta ai bisogni specifici delle donne

Salute femminile, Mattarella: "Ancora forti diseguaglianze, accelerare sulla medicina genere"
Pubblicato:

In Italia, ancora oggi, persistono profonde diseguaglianze sanitarie che penalizzano in modo specifico le donne. Un richiamo forte, urgente e chiaro è arrivato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della salute della donna, celebrata ieri, 22 aprile 2025.

Salute femminile, Mattarella: "Ancora forti diseguaglianze, accelerare sulla medicina genere"
Il Presidente Sergio Mattarella

Salute al Femminile, Mattarella: “Ancora Forti Diseguaglianze”

Nel suo intervento, il Capo dello Stato ha riconosciuto i significativi progressi compiuti negli ultimi anni per la tutela della salute femminile. Tuttavia, ha sottolineato come resti ancora molta strada da fare. La direzione è chiara: accelerare sull'attuazione della medicina di genere, ovvero un approccio sanitario che tenga conto delle differenze biologiche e sociali tra uomini e donne. Ma non solo.

Anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito la necessità di promuovere politiche attive a sostegno della fertilità femminile, un tema che definisce cruciale per il futuro del Paese. In questa direzione va lo stanziamento di 3,5 milioni di euro destinati a campagne informative sui test di riserva ovarica, pensate per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce dei problemi legati alla fertilità.

Salute femminile, Mattarella: "Ancora forti diseguaglianze, accelerare sulla medicina genere"
Giorgia Meloni

Dal canto suo, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha messo l’accento sull’importanza dell’allargamento delle fasce d’età per gli screening oncologici, come quello contro il tumore al seno. È già in atto, infatti, l’estensione in diverse Regioni italiane dello screening mammografico anche alle fasce d’età 45-49 e 70-74 anni, un passo avanti rilevante nella prevenzione, anche se – sottolinea Meloni – non ancora sufficiente.

"Percorsi adeguati"

“Migliorare la salute delle donne significa contribuire al benessere dell’intera società”, ha affermato Mattarella. Il Presidente ha richiamato l’articolo 32 della Costituzione italiana, che sancisce la pari dignità di ogni cittadino e l’equo accesso alle cure, sottolineando come ciò implichi l’adozione di percorsi di cura adeguati e specifici per la salute femminile.

Negli ultimi anni, l’Italia ha fatto importanti passi in avanti integrando la medicina di genere nel Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, il quadro resta critico: nonostante una aspettativa di vita superiore rispetto agli uomini, le donne soffrono di una maggiore incidenza di malattie croniche e di una vulnerabilità sanitaria più marcata. Serve quindi – avverte il Capo dello Stato – rafforzare ulteriormente la medicina di genere, investendo in ricerca, prevenzione, educazione sanitaria e nella formazione specifica del personale medico.

La Giornata nazionale della salute della donna

La Giornata nazionale della salute della donna, istituita nel 2015 grazie all’iniziativa della Fondazione Atena Onlus e promossa dal Ministero della Salute, rappresenta un momento di riflessione e sensibilizzazione collettiva. Nel corso dell’evento celebrativo tenutosi presso la sede dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il Ministro Schillaci ha ribadito che “la salute femminile è fondamentale” e ha sottolineato l'importanza di una prevenzione a 360 gradi, che guardi anche oltre le patologie oncologiche.

Salute femminile, Mattarella: "Ancora forti diseguaglianze, accelerare sulla medicina genere"
Ministro Schillaci

Uno spunto interessante è venuto anche dal mondo accademico: oggi, due terzi degli studenti di Medicina in Italia sono donne, un dato che – secondo Schillaci – non solo cambierà il volto della professione medica, ma porterà con sé anche una diversa sensibilità clinica. Il ministro ha inoltre richiamato l’attenzione sui clinical trials, gli studi clinici, che troppo spesso escludono le donne. Un errore da correggere urgentemente, affinché anche le terapie siano disegnate su misura per il corpo femminile.

Attualmente, sono 1200 i farmaci in sviluppo mirati alle donne e, negli ultimi dieci anni, gli studi sulla salute femminile sono quasi triplicati in Italia. Un segnale incoraggiante, ma non ancora sufficiente. Lo ha testimoniato anche l’attrice Nancy Brilli, intervenuta all’evento con la sua esperienza personale di paziente affetta da endometriosi, malattia spesso sottovalutata e tardivamente diagnosticata.

Aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)

Proprio per rispondere a queste esigenze crescenti, è pronto un aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), presentato dal Ministero della Salute. Fra le nuove prestazioni previste figurano anche screening e sorveglianza attiva per i tumori della mammella e dell’ovaio, destinati a soggetti con mutazioni genetiche BRCA1 e BRCA2. Un ulteriore passo in avanti per una sanità più vicina alle donne e alle loro specificità.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali