Fino al 23 maggio

Salone del Libro di Torino 2022 al via: Striscia riesuma frase scandalo del direttore Lagioia

Non si può dire che mancherà l'attenzione mediatica su questa nuova edizione...

Salone del Libro di Torino 2022 al via: Striscia riesuma frase scandalo del direttore Lagioia
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"Cuori Selvaggi” è la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, al via dal 19 al 23 maggio 2022 a Lingotto Fiere. L'attenzione nazionale sul grande evento, però, sta convergendo principalmente sulla polemica intorno alla figura di Nicola Lagioia, direttore della blasonata kermesse. Al centro dello scandalo una frase - estremamente volgare e sessista - che l'intellettuale avrebbe rivolto, secondo un articolato servizio di Striscia la Notizia, alla collega scrittrice Melissa Panarello (nota anche con lo pseudonimo di Melissa P. con cui divenne famosa per "100 colpi di spazzola prima di andare a dormire") in passato e per la quale la donna aveva detto di sentirsi discriminata.

Nicola Lagioia

Il dettaglio curioso è che ora la vittima della volgarità collabora con la moglie di Lagioia ad un podcast presentato proprio al Salone e pare aver dimenticato l'accaduto. La prendono, invece, molto seriamente donne del calibro di Laura Boldrini, Myrta Merlino e altre illustri signore di cultura, che hanno aspramente criticato le parole di Lagioia.

Salone del Libro 2022

Cuori selvaggi è il tema della XXXIV edizione del Salone del Libro, un fil rouge che accompagnerà gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture, i concerti. In questi tempi inquieti, in cui si mescolano turbolenze e speranze, il Salone del Libro invita la sua comunità di lettori e lettrici a correre selvaggiamente verso un orizzonte fatto di sentieri ancora non battuti e di sconfinata libertà, come si evince dal manifesto di quest’anno, curato dall’illustratore e autore italiano Emiliano Ponzi.

Nuovi spazi in Fiera e in esterna

Dopo il successo dell’edizione di ottobre, il Salone torna con un ulteriore ampliamento degli spazi di 10mila metri quadri, che portano a 110mila i metri quadri complessivi della superficie espositiva, con alcune importanti novità.

Da sempre laboratorio di riflessione e approfondimento, il Salone ha voluto prevedere - in un momento storico complesso, segnato da una violenza e una conflittualità che si credevano superate in Europa - una vera e propria Casa della Pace.

 

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Uno spazio fisico dedicato al dialogo, all’incontro, all’informazione sulle iniziative di solidarietà del territorio e al racconto di esperienze virtuose, in cui ONG, reti solidali, soggetti del terzo settore impegnati a diverso titolo sull’emergenza in Ucraina potranno condividere con i visitatori esperienze e storie. Nello spazio sarà allestita una libreria tematica a cura del consorzio COLTI e la Casa della Pace trascenderà i metri quadri del suo stand, diventando un vero e proprio filone del programma, con incontri pensati per approfondire queste tematiche.

Altra novità della XXXIV edizione sarà il Bosco degli Scrittori realizzato da Aboca Edizioni: un anfiteatro naturale di 200 metri quadri, composto da oltre 1000 alberi, tra piante e arbusti. Un luogo pensato per immergersi fisicamente nel verde e partecipare a presentazioni e dibattiti sui grandi temi ambientali che caratterizzano il nostro tempo, ma anche uno dei punti di riferimento per le iniziative del Salone dedicate alla natura e alla sostenibilità.

È il Friuli Venezia Giulia la regione ospite alla XXXIV edizione del Salone del Libro di Torino: un territorio che rappresenta la porta verso l’Europa dell’Est, e che nel tempo ha fatto della sua peculiarità geografica un valore aggiunto, anche in rapporto al suo patrimonio culturale e letterario.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

La polemica intorno alla frase di Lagioia

"Con lei c’è una sola cosa da fare. La prendi. La metti a novanta appoggiata a un tavolo. Poi prendi Lolita di Nabokov. Strappi le pagine. Gliele infili una per una nel culo. Dopo un po’, per osmosi, qualcosa assimila per forza".

Questa la frase - indirizzata contro la collega Melissa Panarello - pronunciata tempo fa dallo scrittore barese Nicola Lagioia, che dal 2017 dirige la kermesse del libro nel capoluogo piemontese. A differenza di quanto scritto anni fa sul suo blog (rimasto online finché non è scoppiato il caso) in cui denunciava l'accaduto, oggi Melissa P. non commenta e, addirittura, è ospite della kermesse.

"Sarà perché ora collabora a un podcast con la moglie di Lagioia, Chiara Tagliaferri, presentato proprio al Salone?", si chiede maliziosamente Striscia.

Ci pensano invece altre signore della cultura e della politica a prendere posizione. "Frase che offende più chi la dice" per Chiara Gamberale. Chi lo ha detto "deve essere seppellito dalle sue parole", tuona Myrta Merlino. Non ci va per il sottile l’onorevole Laura Boldrini: "Una cosa sconcia, oscena, feroce".

Con questi presupposti non si può dire che mancherà l'attenzione mediatica su questa nuova edizione del Salone.

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