Salmonella nei semi di girasole e nel mix di semi: i prodotti e i lotti a rischio ritirati dai supermercati
Come sempre, se li avete in casa non mangiateli e restituiteli

Un doppio richiamo per un mix di semi e per i semi di girasole per il rischio di salmonella. Il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo da parte dell’operatore di un lotto ciascuno di semi di girasole decorticati bio e di mix di 7 semi a marchio Bongiovanni.
Salmonella nei semi: i prodotti a rischio
I prodotti coinvolti nell'allerta alimentare sono i seguenti (cliccate sui rispettivi link per il richiamo integrale):
- Semi di girasole decorticati bio, in confezioni da 5 kg e 25 kg, con il numero di lotto AG:02B-70-1124 e il termine minimo di conservazione (TMC) 20/11/2025;
- Miscela mixseeds 7 semi, in confezioni da 500 grammi, 5 kg e 25 kg, con il numero di lotto 170225A e il TMC 02/2026.

I semi di girasole sono stati prodotti dall’azienda Padovana Macinazione nello stabilimento di Campadarsego, in provincia di Padova. Il mix di semi è invece stato prodotto da Bongiovanni Srl a Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo.
Salmonella: cosa è e i rischi
La salmonellosi è una malattia infettiva che colpisce l'apparato digerente. Provocata dai batteri del genere salmonella, viene trasmessa attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto e si manifesta prevalentemente con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati:
- carne di pollo, tacchino e maiale
- molluschi bivalvi
- semi germogliati pronti al consumo
- uova e ovoprodotti
- prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo
- frutta e verdura crude.
Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.
Salmonella: i sintomi
I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.