Salmonella nei dolci, maxi-ritiro: i prodotti e i lotti a rischio (da non mangiare)
Tantissimi prodotti richiamati: fate attenzione se li avete acquistati

Era già stato segnalato un primo caso qualche settimana fa, ora il Ministero della Salute ha diffuso un richiamo precauzionale da parte del produttore di numerosi dolci prodotti dall’azienda Sweet Cream per il pericolo di presenza di salmonella. (immagine copertina repertorio)
Salmonella nei dolci: i prodotti e i lotti a rischio
Questa volta il richiamo riguarda una serie di sfogliatelle (cliccate sul singolo prodotto per leggere il richiamo integrale):
- sfogliata Santa Rosa,
- sfogliata napoletana,
- sfogliata mignon,
- apollini Napoli,
- aragosta,
- apollino più,
- apollini mignon,
- apollini micro.
L'allerta riguarda numerosissimi lotti, tutti quelli in produzione da luglio 2024 a gennaio 2025, e tutti i prodotti con scadenza compresa tra 11 luglio 2025 e 17 gennaio 2026.
L’azienda Sweet Cream Srl ha prodotto i dolci richiamati nello stabilimento di Bellizzi, in provincia di Salerno.
Come sempre in questo caso il consiglio è di non mangiare i dolci e riportare il prodotto al punto vendita per chiedere il rimborso.
Salmonella: cosa è e i rischi
La salmonellosi è una malattia infettiva che colpisce l'apparato digerente. Provocata dai batteri del genere salmonella, viene trasmessa attraverso l'ingestione di cibi o bevande contaminate o per contatto e si manifesta prevalentemente con nausea, vomito, diarrea e dolori addominali.
In Europa la principale via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati:
- carne di pollo, tacchino e maiale
- molluschi bivalvi
- semi germogliati pronti al consumo
- uova e ovoprodotti
- prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo
- frutta e verdura crude.
Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l’uomo.
Salmonella: i sintomi
I sintomi possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.