Rischio mandragora: ritirate dal mercato le buste di spinaci Il Gigante da 500 grammi
Richiamato il prodotto, commercializzato da un'azienda di Bergamo. Di mandragora si è parlato solo pochi giorni fa per una sospetta intossicazione nel Napoletano, con dieci persone finite in ospedale.
E' solo di pochi giorni fa la notizia di una possibile intossicazione da mandragora registrata nel Napoletano.
La mandragora è una pianta altamente tossica e facilmente confondibile con altre piante commestibili.
E infatti in Campania il sospetto è che fosse finita inavvertitamente in diverse partite di spinaci e che fosse stata lei a far finire in ospedale una decina di persone (allucinazioni e problemi intestinali fra i sintomi), una delle quali (un 44enne) se l'è vista brutta e ha trascorso anche alcuni giorni in rianimazione.
La Commissione Regionale Agricoltura ha stabilito che sicuramente l’avvelenamento è stato di origine vegetale e che la partita di spinaci contaminati arrivava da Avezzano, in Abruzzo.
Dalle analisi, però, sembra che possa essere stato dello stramonio, altra pianta simile agli spinaci e potenzialmente tossica, a finire inavvertitamente tra gli spinaci.
Ritirate dal mercato le buste di spinaci Il Gigante
Ma ora la mandragora risale prepotentemente agli onori delle cronache, perché il ministero della Salute ha richiamato in via precauzionale il lotto di produzione numero 273 di spinaci Il Gigante venduti in una busta da 500 grammi per sospetta contaminazione proprio da mandragora.
L'allerta sanitaria è del 10 ottobre 2022, ma è stata resa nota oggi, mercoledì 12 ottobre, sul sito del Ministero, che ha comunicato il ritiro a scopo precauzionale del lotto 273 delle buste "Spinaci il Gigante" da 500 grammi, con scadenza 7 ottobre, prodotte per Rialto Spa (la società che gestisce i supermercati Il Gigante) dalla Spinerb di Colleoni Andrea & C. di Gorlago, in provincia di Bergamo.
Il prodotto non va consumato e va riportato in negozio.