Ripulisce un terreno incolto... ma viene multato dai vigili
Come la storia del pensionato sanzionato per aver coperto una buca. Ivano Bayi, 56 anni, di Ponte di Brenta (Padova), non è stato certo premiato per il suo atto civico...
Vi ricordate la storia del pensionato di Barlassina, in Brianza, multato per aver coperto una buca sulla strada? Qui ci andiamo molto vicino. A Ponte di Brenta, in provincia di Padova, un 56enne ha preso una multa per aver ripulito un terreno incolto...
Trasforma l'area verde incolta in un orto, ma viene multato
E' una vicenda davvero incredibile quella di Ivano Bayi, 56enne di origine cinese residente a Ponte di Brenta, che di sua sponte ha deciso di ripulire un'area verde nella prima periferia di Padova.
Eppure sembrerebbe che l'uomo, prima di mettersi al lavoro, abbia chiesto il nulla osta dei residenti della zona. E una volta ottenuto ha iniziato a occuparsi della riqualificazione di un'area che da troppi anni era incolta, ormai infestata da erbacce e piccoli roditori. Una zona di degrado che grazie a lui - che lo ha fatto tutto a spese proprie, senza chiedere niente - è diventata una sorta di oasi verde, con piante e verdure. Certo, sue (che poi avrebbe anche voluto dividere con gli altri residenti della zona peraltro...), ma sicuramente meglio quello che i topi e le erbacce.
Ma evidentemente la cosa non è andata giù a qualcuno... Che deve aver segnalato la questione. E alla fine per il 56enne è arrivata la doccia fredda: una multa di oltre 100 euro che la Polizia locale gli ha elevato per aver violato il regolamento di polizia urbana che non prevede iniziative private su un suolo comunale senza autorizzazione.
Era una zona già segnalata per il degrado in cui versava
La zona però, in via Camporese, era già stata segnalata per il degrado in cui versava negli ultimi anni e, per una questione di "decoro" Bayi aveva deciso di intervenire, in modo volontario e proponendo di dividere il frutto del suo lavoro con i residenti.
La questione adesso è ancora aperta: la multa sarebbe già stata pagata, nonostante la possibilità di fare ricorso al giudice di pace. Ma dal Comune è arrivata una mano tesa: c'è l'ipotesi infatti di far "adottare" l'area al signor Bayi seguendo l'iter corretto di legge e riconoscendo così la bontà della sua azione.
Multato per aver coperto una buca
Una storia che ne ricorda un'altra molto simile, che poche settimane fa aveva fatto il giro d'Italia. Protagonista il pensionato Claudio Trenta, 72 anni, di Barlassina (Monza e Brianza), che stufo di una buca sull'asfalto vicino a casa l'aveva chiusa di sua sponte. E si era beccato una multa da 882 euro...
Claudio Trenta, pensionato 72enne, da tempo segnalava al Comune (dal Municipio invece sostengono che le segnalazioni siano fatte solo sui social, ma comunque anche se non per le vie ufficiali, ci si era accorti della voragine...) la pericolosità di una buca sull'asfalto tra via Trieste e via Monte Santo, zona interessata da alcuni lavori per la posa della fibra ottica.
Le sue ripetute segnalazioni, però, sono sempre cadute nel vuoto. Fino al momento in cui l'uomo ha deciso di fare da sé. Ha comprato un sacco di bitume e con una pala si è messo a coprire il buco. E' il 26 aprile 2023 e da quel giorno (finalmente verrebbe da dire) l'asfalto sulla strada è piatto e non pericoloso.
Arriva la multa
Tutto bene, dunque? Dal Comune arriverà un ringraziamento per il valente pensionato? Macché. Anzi. Mercoledì 10 maggio 2023 la doccia gelata: dal Comando di Polizia Locale gli viene recapitata a casa una multa da 886 euro (622 euro se pagata entro cinque giorni) per aver eseguito lavori stradali senza alcuna autorizzazione dalle autorità competenti. Il verbale contesta la violazione al Codice della strada perché il barlassinese “posava del bitume a freddo su area destinata alla circolazione di veicoli e pedoni, senza avere né titolo e/o competenza in materia di posa bitume a freddo”.
"Ho fatto presente in tutti i modi che c’era una buca e anche pericolosa – spiega Claudio Trenta al nostro portale locale Prima Monza – Ho mandato pure una Pec ai Carabinieri per omissione di atti d’ufficio ormai 20 giorni fa, ma non ho mai avuto risposta e solo allora ho deciso di chiudere la buca io stesso".
La beffa: deve ripristinare la buca
Ma non è finita qui. Perché la multa è accompagnata da una vera beffa: l’obbligo di riportare la strada allo stato precedente, e quindi di fatto di riaprire la buca.
Ma Claudio Trenta non ci sta. Il pensionato non è assolutamente disposto né a pagare né a ottemperare agli obblighi del verbale. Anzi, ha intenzione di ufficializzare una denuncia nei confronti della Polizia Locale e dell'Amministrazione comunale per omissione di atti d’ufficio.
Paga l'onorevole
Trenta aveva subito ottenuto quasi unanime solidarietà. Nella vicina Cesano Maderno due cittadini avevano avviato una raccolta fondi per sostenere le spese legali del ricorso ed eventualmente la multa. Ma non ce n'è stato bisogno. L'eurodeputato Angelo Ciocca ha infatti consegnato al pensionato di Barlassina un assegno da 882 euro.
“Quei soldi - ha dichiarato Ciocca - il sindaco doveva chiederli alla società che avrebbe dovuto occuparsi del ripristino e invece non ha fatto nulla. Un cittadino che con senso civico ha provveduto a correggere una mancanza altrui andrebbe ringraziato e non punito”.