un gesto che scalda il cuore

Ricoverata da un anno, gli operatori dell'ambulanza realizzano il sogno di una 70enne

Maria voleva tanto un caffè al bar. E nel trasferimento da un ospedale all'altro è stata accontentata.

Ricoverata da un anno, gli operatori dell'ambulanza realizzano il sogno di una 70enne
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Stare in un letto di ospedale cambia la prospettiva con cui guardiamo alle cose della vita. E così anche il gesto più semplice può diventare meraviglioso e un caffè al bar può trasformarsi in un sogno. Basta davvero poco alle volte per rendere felici le persone e spesso, presi tra le mille cose della nostra quotidianità, che ne scordiamo. Lo hanno invece tenuto a mente gli operatori dell'ambulanza della Asl Napoli 2 Nord che qualche giorno fa hanno accompagnato la signora Maria, 70 anni, da un ospedale a un altro per un nuovo ricovero, regalandole il sogno che aveva da un anno a questa parte: bere un caffè al bar.

Ricoverata da un anno, sogna un caffè al bar: e viene accontentata

La vicenda, raccontata dal Corriere del Mezzogiorno, è di quelle che toccano il cuore. Maria, 70 anni, è ricoverata da settembre 2021 in ospedale e deve essere trasferita in un altro nosocomio per un ulteriore ricovero. Da quel letto e da quella stanza tutto appare diverso, e anche un semplice caffè al bar appare un sogno irrealizzabile.

Ma durante il tragitto la donna pensa: "Perché non provarci?". E così si rivolge agli operatori dell'ambulanza chiedendo se possono fermarsi a bere un caffè al bar. E loro non ci hanno pensato neppure su e hanno detto "sì".  L'ambulanza si è fermata  al bar di un’area di servizio sulla Statale nei pressi di Varcaturo, dove la settantenne ha potuto realizzare il suo desiderio.

Un gesto semplice che scalda il cuore

Un gesto semplicissimo e naturale, ma che ha scaldato il cuore di Maria, che dopo mesi ha potuto godersi finalmente l'agognato espresso. E pure un paio di tiri di sigaretta, un piacere che quando stava bene non si faceva mancare mai dopo un caffè.

Poi, per lei, di nuovo il trasferimento in ospedale. Ma questa volta c'è arrivata con il sorriso.

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