Basta proroghe

Ricetta medica elettronica via mail, sms e WhatsApp: finalmente la notizia tanto attesa

Novità importanti anche per i pazienti cronici: per loro varrà un anno

Ricetta medica elettronica via mail, sms e WhatsApp: finalmente la notizia tanto attesa
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E' finito il tempo delle proroghe. E per fortuna. Una decisione di buonsenso quella adottata dal Consiglio dei Ministri nel Decreto legge Semplificazioni: la ricetta medica elettronica diventa definitiva. Stop, dunque, alle code negli studi medici e via libera senza scadenza alla possibilità di ricevere le prescrizioni del medico per via telematica.

La ricetta medica elettronica diventa definitiva

Il provvedimento era nato in epoca Covid, per evitare assembramenti negli studi medici che avrebbero portato a una maggiore propagazione del virus. E anche quando la pandemia ha allentato la morsa è stato rinnovato. Perché, diciamocelo, è stata sicuramente un'intuizione vincente, sia per i medici sia per i pazienti. Soprattutto per quelli che hanno bisogno di cure e farmaci con costanza, che sino a pochi anni fa erano periodicamente costretti ad andare in studio per farsi fare le ricette.

E dunque si era proceduto con varie proroghe - arrivate in alcuni casi in extremis - l'ultima delle quali prolungava il provvedimento sino al 31 dicembre 2024. Ma stavolta il Governo ha voluto evitare sorprese e decidere per tempo.

"Abbiamo ritenuto che fosse giusto porre fine alla sperimentazione e alle proroghe per semplificare il lavoro dei medici di famiglia e la vita dei cittadini che non dovranno recarsi negli studi medici ma potranno ricevere la ricetta tramite mail o altri canali sul proprio cellulare", ha commentato il ministro della Salute Orazio Schillaci.

Cosa cambia per i pazienti cronici

Grosse novità anche per i pazienti cronici, quelli appunto che periodicamente hanno bisogno di farmaci prescritti dal medico. Per loro la ricetta elettronica sarà valida per un anno e permetterà di fare scorta di farmaci per 30 giorni di terapia, sempre in base alle indicazioni del medico.

A spiegare la ratio della decisione è stato ancora Schillaci:

"Un malato cronico ha bisogno periodicamente di assumere lo stesso farmaco. Grazie a questa norma i pazienti o chi si prende cura di loro hanno il doppio vantaggio di non dover andare ripetutamente dal medico per ritirare la ricetta e ripetutamente in farmacia per ritirare i farmaci Non dimentichiamo che molti pazienti cronici sono persone anziane, spesso affette da più di una patologia cronica, non autosufficienti o che hanno difficoltà a spostarsi".

 

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